Finalmente ho visto Infinity War. Ero molto curioso di vedere questo film e, dato che ormai tutti gli appassionati (o quasi) avranno visto la pellicola di Anthony e Joe Russo, oggi butto giù qualche parola, senza preoccuparmi di spoilerarvi “tutti i luoghi e tutti i laghi”.
Senza ignorare l’elefante nella cristalleria (a cui si riferisce la seconda parte del titolo, ndr.), non posso negare che, a giudicare dai social media, Infinity War abbia avuto davvero un impatto dirompente. Tantissime persone sono andate a vederlo e tantissime persone ne sono rimaste colpite, segno di una salute di ferro del Marvel Cinematic Universe, che è ormai campione indiscusso nell’arte di sbancare i botteghini.
Ma più dei guadagni, secondo me, si dovrebbe apprezzare la capacità della Marvel (in sinergia ormai da anni con il colosso Disney) nell’aver creato un universo incredibilmente accattivante, sotto tanti punti di vista, che fa della saga degli “Avengers” il suo punto di forza.
Parlo di tanti punti di vista perché, a mio modo di vedere, i film sui super eroi non sono più film per un pubblico di nicchia, ma hanno talmente tante attrattive da essere diventati film per tutti. E lo dimostra, ogni volta, il cast delle singole pellicole. Avengers è praticamente un all star team, non solo di super eroi, ma anche di stelle di Hollywood. Sono veramente pochi gli attori più apprezzati del momento che non hanno un alter ego nei film della Marvel.
Attenendomi, però, al singolo film, devo ammettere di averlo trovato davvero strepitoso.
Per utilizzare parole oltremodo banali, devo dire che il film ha davvero di tutto. Dalle scene di azione alla comicità, dalle sorprese ai momenti di tragicità. Un film con tante componenti che, se gustato al cinema, non annoia mai.
Sono perplesso (ormai da tempo) sulla sensatezza di costruire film così lunghi, con scene di battaglia incredibilmente particolareggiate, dato che tali scene tendono a stancare nel caso di re-watch, ma sia chiaro, questo è solo un piccolo appunto per un film che promuovo a pieni voti.
Ciò che ho particolarmente apprezzato, inoltre, è che il film sia stato “antagonista-centrico”, con un ampio spazio dedicato a Thanos, che, forse, è la vera attrattiva di questa pellicola e il motivo per cui si crea davvero empatia con i super eroi protagonisti, i quali, per la prima volta, appaiono realmente spacciati.
In questa sede non posso, inoltre, non menzionare il fatto che sia, a breve, in arrivo un altro capitolo, che, non so se dover ritenere l’ultimo, della saga di Avengers, allegandovi qui il mio entusiasmo e la mia attesa per questo nuovo film.
Concluderei esprimendo quello che è un mio pensiero, sviluppato nel tempo, ovvero che i lungometraggi sugli Avengers, per me, sono ancora un gradino sopra agli altri film (anche se trovo gli ultimi episodi della saga degli X Men forse di pari livello) Marvel, e questo capitolo non è che l’ennesima dimostrazione della sua attrattiva e del suo “chiamo” sul pubblico.
Insomma, tanta (e bella) roba, ancora una volta. E tante grazie alla Marvel che riesce nel compito di farmi staccare il cervello per due ore pienissime, lasciandomi nella mente immagini letteralmente epiche!
Ottima recensione. Non posso che concordare con la tua opinione.
Per curiosità quale degli Avengers è il tuo preferito?
😊
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*di personaggi intendo
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Il mio preferito credo sia Ironman. Tony Stark ha quello charme che lo mette sempre davanti a tutti ahah
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Verissimo! 🙂
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