Recensione di X Men – Dark Phoenix

Il web è ormai scatenato da giorni. Sembra proprio che X Men – Dark Phoenix non abbia fatto breccia nel pubblico della saga dedicata ai mutanti targata 20th Century Fox.

Ma, andiamo con ordine, e cerchiamo di capire tramite questa recensione cosa non andava nel film.

  • SPOILER ALERT 

Partiamo col dire che X Men Dark Phoenix, pellicola scritta e diretta da Simon Kinberg, è il terzo e ultimo capitolo della trilogia di prequel alla saga X Men. Arriva dopo “X Men – L’Inizio” e “X Men – Apocalisse”.

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La storia di questo film si focalizza sul personaggio di Jean Grey (Sophie Turner). Ne descrive l’infanzia, l’abbandono del padre e il momento in cui Dr. Xavier (James McAvoy) inizia a prendersi cura di lei. La narrazione degli eventi parte da un momento particolare, quando Jean Grey per salvare degli astronauti finisce esposta ad un’eruzione solare (o, almeno, gli X Men credono lo sia), salvo poi rivelarsi che ciò che è successo ha fatto acquisire all’eroina poteri incredibili. Questi poteri verranno collegati alla figura di “Fenice”. Alla ricerca di questi poteri c’è Vuk (Jessica Chastain) e i D’Bari, una popolazione aliena il cui mondo è stato distrutto dai poteri di Fenice, prima che li assorbisse Jean.

Devo ammettere che di questi tre film, X Men – Dark Phoenix è il più debole, sebbene, a mio avviso, non sia poi così lontano dal primo capitolo della saga. X Men – Apocalisse, invece, rimane un picco difficile da raggiungere.

Molti hanno puntato il dito sulle incongruenze e i buchi di logica. Nel precedente capitolo, infatti, Jean Grey ha già dato prova di avere dentro di sé i poteri della fenice. E, in quel film, i poteri di fenice non derivavano da dei misteriosi poteri spaziali. Quindi, tecnicamente le idee alla base delle due pellicole erano in evidente contrasto.

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Diciamo che, se nei fumetti il fatto che una stessa storia venga narrata in più versioni, è qualcosa di accettato, dato che, a volte, le serie di spillati vengono considerate a sé stanti tra loro, in una saga di film questo crea un grosso problema.

Inoltre, aggiungo che mi causa non poche perplessità il fatto che nel film muoia Mystica. Essendo l’ultimo prequel, crea chiaramente un buco di trama, poiché Mystica fa parte a pieno titolo delle storie raccontate nella saga principale degli X – Men.

In generale, però, mi sento di dire che i film dedicati agli X – Men hanno avuto, sempre, un’attitudine meno impegnata. Siamo ben lontani dal livello del MCU e, personalmente, tendo a guardare le loro pellicole con la stessa predisposizione con cui leggerei i fumetti. Mi basta uno spettacolo divertente e i miei super eroi preferiti in azione (da sempre, ho avuto un debole per gli X – Men).

Certo, con ciò non voglio giustificare i buchi di logica, ma quasi puntare l’attenzione su qualcosa di più significativo. Ciò che mi ha, infatti, disturbato è il ritmo della pellicola. Il film parte lento per poi creare una serie di piccoli climax, senza mai costruire davvero un momento buono per togliere il fiato allo spettatore. I D’Bari e Vuk restano poco più che delle sagome abbozzate nell’intero film, Magneto (Michael Fassbender), ancora una volta, cambia di continuo idea nell’arco dello stesso film è stata una scelta discutibile (a meno che vogliano proporlo come personaggio arteriosclerotico), ma anche gli effetti speciali e la gestione delle scene d’azione non sono stati, a mio modo di vedere, eccezionali.

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E no, non mi riferisco alla cura tecnica dei particolari. Le scene sono belle da vedere, ma sono leggermente monotone. Non si crea nessuna sequenza originale e tutte le battaglie conclusive sembrano riproporre lo stesso schema: gli alieni che si gettano verso la morte, Jean Grey attorniata dalle fiamme, e gli altri che fanno vedere un po’ dei loro poteri. Siamo molto lontani da un vero e proprio conflitto spettacolarizzato, come ci ha abituato la Marvel/Disney.

Una menzione speciale in quello che non è andato va rivolta a Jennifer Lawrence. Non so quanto l’abbiano pagata, ma si leggeva in faccia tutto il fastidio che l’attrice provava per fare questo film da “comprimaria”. Tra l’altro, credo che non prenderà più accordi per film destinati a un pubblico “geek” come lo sono gli X – Men. La differenza di intenzione con cui recita altri ruoli e la sua performance in Dark Phoenix è più che evidente. La manderei in cassa integrazione per farle capire quali sono i lavori mortificanti.

Ad ogni modo, il film seppur meno spettacolare e divertente del solito, è comunque un film sufficiente (nulla di più), che delude le aspettative, ma, a mio modo di vedere, non merita critiche spropositate e gente che grida allo scandalo.

23 pensieri riguardo “Recensione di X Men – Dark Phoenix

  1. Premetto che non mi è piaciuto granché, sottolineo che la coerenza nella saga degli X-Men è minima: praticamente in ogni film hanno riscritto l’universo narrativo, perciò ho rinunciato a trovare una logica e li ho guardati come film a sé stanti. Siamo ben lontani dalla gestione complessiva della saga che si vede negli Avengers, per quanto anche loro abbiano più di un film mediocre all’attivo.

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      1. Onestamente della saga prequel cancellerei soltanto la minaccia fantasma, mentre la guerra dei cloni e soprattutto l’ultimo mi sono piaciuti. La sequenza iniziale della battaglia nello spazio della vendetta dei sith è bellissima e lo scontro finale è veramente epico

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      2. Io ho apprezzato molto il primo film della saga Disney. Sia Rey che Kylo mi piacciono come personaggi, anche perché sono quanto di più lontano uno si sarebbe aspettato di vedere in questo tipo di film. Il secondo capitolo lo trovo molto lento.

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  2. In realtà un amico geek mi ha spiegato che non si tratta realmente di prequel, ma di un universo alternativo degli X-Men: altrimenti sarebbe in contraddizione anche la fine che fa Jean in questo film, o il fatto che risvegli due volte i poteri di Fenice senza che nessuno sappia di cosa si tratta. Certo, resta l’incognita “Giorni di un futuro passato”, in cui le due linee temporali si incontrano, ma come dice anche Aussie Maz la coerenza della saga è quasi inesistente.
    Sono d’accordo con quello che hai scritto, comunque, anche se io ci sono andato giù molto più pesante! E Jennifer Lawrence deve stare molto calma, perché se è dove si trova lo deve proprio a una saga di film per ragazzi e nerd, non certo al cinema d’autore.

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    1. Allora, tecnicamente puoi anche considerarla una saga alternativa, ma proprio per via di Giorni di Un Futuro Passato credo sia ufficialmente catalogata come una saga di film prequel. E, dovunque cerchi nel web, si parla di una saga prequel e non di un universo alternativo. Forse il tuo amico si riferiva ai fumetti che hanno ispirato la saga (?).

      Comunque la Lawrence, dopo la fine della saga di Hunger Games, ha detto che i film d’azione l’annoiano e non ne voleva fare più.
      Dopo il terzo film di X Men fatto (Apocalisse), ha rivelato che non voleva assolutamente fare il quarto. Nell’intervista ha detto che era una questione legata alle troppe ore di trucco, ma, se metti insieme le interviste, cosa pensa dei film “nerd”, e la faccia che ha tenuto nel film prima della morte, capisci che stava odiando letteralmente tutto.
      C’è una differenza netta anche rispetto agli altri film.
      Tra l’altro ho letto nel web che Mistica non avrebbe mai avuto tutto questo spazio, se lei, nel frattempo, non fosse diventata una star di quel calibro. Quindi anche i registi hanno avuto l’accortezza di trattarla da star (a parte in questo film), sebbene lei avesse firmato il contratto per Giorni di un futuro passato e Apocalisse prima di diventare davvero famosa.

      "Mi piace"

  3. Lo vedrò sicuramente perché l’universo degli XMEN mi piace, però sapevo già che non sarebbe stato un granché per me perché non mi piace affatto l’attrice che fa Jean. Non mi ha convinto affatto in Apocalypse e non penso che lo farà in questo.
    La Lawrence poi, lasciamo perdere. Sarà anche brava, ma è anche una montata. Già dai tempi di Hunger Games ha rilasciato delle interviste alquanto irritanti.
    Per quanto riguarda la consequetio temporale è un po’ la pecca di ogni film Marvel.
    Mchan

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