Cinque film a tematica LGBT da guardare nel mese del Pride

Sul profilo instagram avevo promesso che avrei fatto un post dedicato al mese del pride, in cui si commemorano i moti di Stonewall e si celebra la lotta per la rivendicazione dei diritti della comunità LGBT.

Ho deciso di dare risalto a questa occasione con una piccola lista di film a tematica LGBT, che ritengo significativi o, in qualche modo, iconici.

NUMERO UNO: STONEWALL

" STONEWALL "
Photo by Philippe Bosse

Stonewall è un film del 2015, diretto da Roland Emmerich, ed è una pellicola imprescindibile per conoscere dove e com’è nato il concetto di pride, che non è una parata di stranezze e bizzarrie, ma un modo di affermazione, di rivendicazione di diritti.

Il film è ambientato a New York, nel 1969, dove si tenne il primissimo corteo, che segnò la svolta per le sorti della comunità omosessuale. Da quel momento, infatti, si affermarono organizzazioni, politiche e non, volte alla promozione dei diritti della comunità e si diffuse la tradizione di marciare in varie parti del mondo, in difesa dei propri diritti e della propria identità.

Il film, inoltre, ha un bel modo di raccontare la storia dei protagonisti, descrivendo alla perfezione le brutture di una vita da reietti e senza prospettive.

NUMERO DUE: PRIDE

pride

Film del 2014 di Matthew Warchus, Pride è, penso, l’emblema della più recente cinematografia LGBT. Racconta la particolare collaborazione del movimento omosessuale con lo sciopero dei minatori, durante il governo di Margaret Thatcher.

È un film che abbatte i tabù e i pregiudizi, e che dimostra che non esistono barriere invalicabili. Si può entrare in contatto, ci si può sostenere a vicenda, perché siamo tutti esseri umani. L’orientamento sessuale non può creare un discrimine tanto grande da dividere le persone!

Bisogna battersi per i diritti di tutti e sostenersi perché ogni forma di discriminazione venga abbattuta.

È, inoltre, una pellicola con un’ironia brillante e perfettamente sviluppato a livello di regia.

NUMERO TRE: HOLDING THE MAN

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Questo film drammatico australiano, del 2015, è uno dei film più amati dalla comunità LGBT. Non lo conoscevo fino a poco tempo fa. E, devo ammetterlo, avevo proprio fatto male a perdermelo. Non credo di aver mai pianto così tanto per un film romantico.

È una pellicola che descrive una travolgente storia d’amore, ma che non lesina di mostrare gli eccessi della comunità omosessuale negli anni ’80, prima che l’AIDS iniziasse a mietere numerosissime vittime.

È un film tremendamente triste, ma anche molto dolce. Una piccola perla, che non può sfuggire agli appassionati dei film a tematica.

NUMERO QUATTRO: CHIAMAMI COL TUO NOME

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Di questa lista, è il film forse più acclamato dalla critica e più conosciuto. In questo caso si tratta di un capolavoro, apprezzato non soltanto dalla comunità LGBT ma da un pubblico vasto ed eterogeneo, che si è espresso a favore della pellicola di Luca Guadagnino.

Chiamami col tuo nome ha, inoltre, il pregio di aver descritto – in maniera sensazionale – il fenomeno della scoperta sessuale nella mente di un adolescente e di averlo fatto, esplorando la psiche di un giovane omosessuale. Una tale indagine era rimasta sempre sottaciuta nei film e nelle opere, in generale. Ma con il film di Guadagnino l’erotismo – anche non convenzionale – diventa una tematica che può essere apprezzata da un pubblico più vasto.

NUMERO CINQUE: TUO, SIMON

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Questo film, del 2018, diretto da Greg Berlanti, lo consiglio a chi voglia godersi un prodotto meno impegnato. Si tratta, infatti, di un ottimo modo per passare due ore in completo relax e scoprire un mondo adolescenziale in cui sì, esistono ancora problemi e insicurezze per i giovani omosessuali, ma nemmeno si dipinge una realtà cruda e preoccupante.

Il film di Berlanti ha un’atmosfera molto “ovattata”. È un buon modo per i ragazzi per approcciarsi alle tematiche dell’inclusione e della tolleranza.

Spero vi sia piaciuta questa piccola lista. Ci sarebbero tantissimi altri film da proporre per quest’elenco, ma ho pensato di scegliere film con atmosfere diversissime, l’uno dall’altro, che portassero all’esplorazione di vari aspetti del mondo LGBT.

Mi sono buttato in questo articolo – come ho detto anche sul profilo IG – con un intento chiaro, ovvero quello di cercare di fare informazione, finché è possibile, perché la situazione sociale e culturale italiana, al momento, mi preoccupa moltissimo. Qualche giorno fa ho letto una miriade di donne, più o meno anziane, augurare la morte a ragazzi e ragazze giovanissimi che sfilavano per il Pride di Torino. Non si può più accettare questa situazione, pertanto mi auguro che questa lista e questa piccola postilla possa aiutare qualcuno a riconoscere che non esiste discriminazione accettabile e che i diritti civili spettano a tutti!

Che ne pensate? Vi è piaciuta la lista?

A presto 🙂

13 pensieri riguardo “Cinque film a tematica LGBT da guardare nel mese del Pride

  1. Ce ne sono molti altri, come hai giustamente precisato. Una commedia un po’ datata (1997) ma che mi è rimasta in mente per l’ottima recitazione dei protagonisti – Kevin Kline, Matt Dillon, Tom Selleck e Joan Cusack – è In & Out di Frank Oz.

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    1. L’ho visto. 😉
      Sì, ce ne sono tantissimi. Ho voluto premiare la cinematografia più recente perché secondo me si è voluto indagare in modo più approfondito sulle tematiche. Ma ci sono film particolarmente intensi e rilevanti anche più datati, come Philadelphia oppure Boys Don’t Cry.
      Grazie sempre per i commenti Claudio.

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  2. Ti consiglio anche Philadelphia, , con un bravissimo Tom Hanks come protagonista, il quale sfida i pregiudizi sugli omosessuali, e The normal heart, che vanta nel cast attori di tutto rispetto e che affronta il periodo in cui l’AIDS è emerso.

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  3. Mi mancano i primi due. Holding the man è davvero bello, ho pianto tantissimo.
    Tra i miei preferiti c’è God owns country, uscito più o meno nel periodo di Call me by your name, poi ovviamente Brokeback Mountain e anche The Normal Heart. Aggiungo anche The Danish Girl, con un Eddie Rednayne spettacolare

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  4. Mi infilo per farti una domanda “scomoda”, che ormai mi pongo sempre anche io. Cosa facciamo con i film LGBTQ problematici? Nel senso, Stonewall mette al centro del film uno uomo cisgender e bianco, interpretato per di più da un ragazzo etero. Elimina l’intera narrativa reale delle drag queen e donne trans, di colore che hanno dato davvero il via alle sommosse. Chiamami con il tuo nome ha una relazione che è ai limiti del legale, perchè onestamente se la coppia fosse etero e l’uomo avesse 25 anni e la ragazzina 17, strabuzzeremmo gli occhi. Come facciamo a consigliare questi film/libri quando sono problematici?

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    1. Se per questo, allora, Tuo, Simon è del tutto NON problematico. Anzi dà una visione ovattatissima di quello che è il problema. Come ho detto nell’articolo, ci sarebbero tanti altri film da consigliare e mi rendo anche conto che manchi una rappresentazione di tanti altri problemi, sicuramente trovati più scomodi o meno appetibili dal mondo della cinematografia. Non volevo dire che questi consigli siano la Bibbia, ma che siano un buon modo per avere un contatto su realtà differenti, specialmente per persone estranee al mondo LGBT, che ancora forse non toccano con mano tante di quelle problematiche che, invece, chi ne fa parte, purtroppo, conosce.
      Si potrebbe scrivere qualsiasi tipo di articolo, con qualsiasi tipo di finalità, ma non per forza si deve pretendere una finalità impegnata in un articolo che si propone di essere leggero. In questo senso io non volevo né discriminare alcune realtà della comunità, né dimostrare di fregarmene. Semplicemente non era la sede in cui ho scelto di manifestare l’interesse per quei nodi problematici che tu hai evidenziato.

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