Come funziona Kindle Direct Publishing e perché auto-pubblicare?

Ha causato molto interesse questa risorsa – ormai popolarissima per gli scrittori esordienti – nel precedente post, in cui annunciavo la mia imminente (prima) pubblicazione, pertanto sono qui a parlarvene.

Non che sia un esperto, ma questa piccola guida, basata sulla mia esperienza, sono certo che possa fare comodo a chi non sa come orientarsi, una volta finita un’opera.

Partiamo dalle basi, prima di trattare direttamente di Kindle Direct Publishing (che chiamerò KDP, d’ora in poi, per opera di sintesi).

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Una volta finito un romanzo, che fare?

  • Esistono essenzialmente quattro strade che ti si prospettano davanti. Il massimo sarebbe farsi pubblicare da case editrici di rilievo nazionale, come Feltrinelli, Mondadori, Newton, Sperling, e chi più ne ha più ne metta. Ma una realtà sempre più evidente dimostra che, per pubblicare con grandi casi editrici, devi avere un nome in grado di fare claim. Può non piacere, ma ha più speranze di avere una grande casa editrice alle spalle uno youtuber famoso che non ha mai scritto rispetto a uno scrittore di talento con pochi (o nessun) follower sui propri canali. Potete criticare questa realtà quanto volete, ma si legge talmente poco in Italia che è assolutamente normale che le grandi casi editrici vogliano fare investimenti solo su chi ha già un suo pubblico. Ovviamente anche questo non è un assoluto. Tuttavia, pare che le grandi casi editrici facciano scouting editoriale PRINCIPALMENTE (se non unicamente) tramite i concorsi. Non sono certo sul consiglio che vi sto per dare, ma i concorsi che vengono segnalati dagli addetti ai lavori come più importanti, per raccattare un’occasione, dovrebbero essere Il Premio Albatros, IoScrittore o piattaforme come IlMioLibro e Wattpad (che, però, ritengo più adatto a uno scrittore giovanissimo, davvero alle prime armi, che voglia cimentarsi in generi molto commerciali).
  • Assodato che farsi pubblicare il primo (o uno dei primi) libri con una grande casa editrice è molto difficile, passiamo alle opportunità più realistiche. La prima di queste è quella di provare a farsi pubblicare, a spese della casa editrice, cercando un buon editore indipendente. Fondamentalmente evito di scoraggiarvi. Non pensate che sia impossibile vedere pubblicato un libro da un editore indipendente, anche senza vostri contributi economici. Ci sono tantissimi editori e sono sempre alla ricerca di storie vendibili. Se avete un buon background da lettore e le basi della scrittura creativa contemporanea, avete le carte in regola. Chiaramente, però, perseguire questa strada richiede tempo. Dovete sottoporre il vostro lavoro, aspettare un responso, trovare un accordo, aspettare i tempi tecnici per editing e pubblicazione. Il vantaggio è quello di avere curato l’aspetto grafico da persone che fanno questo per mestiere, e avere molti consigli su come il libro possa conquistare i vostri lettori. Però, essenzialmente vi “spossessate” del libro, perché dovrete sottostare a tempi e dettami di chi investe i soldi su di voi.
  • Autopubblicarvi – a spese vostre – con pseudo-case editrici che, di fatto, vi offrono soltanto la strumentazione idonea a creare il libro come manufatto, come oggetto fisico fatto e finito e poi non vi aiutano per la promozione. Di fatto pagate voi, e fate tutto il lavoro voi. È una soluzione che vi sconsiglio, a meno che siate tanto sicuri del vostro progetto, vogliate curare bene la copertina e creare un oggetto che sia quanto più possibile vicino alla vostra idea.
  • Utilizzare Kindle Direct Publishing. KDP offre agli scrittori emergenti di pubblicare su Amazon il vostro lavoro. L’unica cosa che dovrete fare è caricare un file con degli specifici requisiti tecnici e seguire un procedimento, lungo, ma intuitivo, che vi permetterà di gestire la vostra opera e di commercializzarla sul servizio numero uno per gli acquisti online.

Con KDP non dovrete fare investimenti folli per veder realizzato il vostro libro, dato che Amazon stamperà soltanto le copie cartacee che verranno ordinate, così da non rischiare che voi ci rimettiate dei soldi. Invece, renderà immediatamente fruibile l’opera per chi ne comprerà una versione digitale (a patto che vogliate distribuire il vostro romanzo anche come ebook).

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Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di KDP?

Cercherò di essere schematico. Partendo dai vantaggi.

  • Nessun investimento per l’autore
  • Ricorrere a un servizio che curerà, per voi, le spedizioni
  • Avere un copyright gratuito, che vi assicurerà che l’opera non venga sfruttata da altre persone
  • Se, nella procedura di caricamento del libro, disporrete che l’opera sarà rilasciata in esclusiva su Amazon, il libro entrerà nella collezione di Amazon Kindle Unlimited, prevedendo dei guadagni anche per coloro che “prenderanno” in prestito l’ebook.
  • Un guadagno superiore a quello che vi verrà corrisposto nel caso sia un editore indipendente a pubblicarvi l’opera. Riceverete, infatti, il 60% di royalty. Il vostro guadagno sarà calcolato sottraendo al prezzo di vendita il costo di stampa, e sottraendo al prezzo ottenuto il 40%.

Svantaggi:

  • Dovrete curare ogni passaggio, dall’editing all’impaginazione, per finire con la copertina., anche se determinati aspetti richiederebbero competenze specifiche.
  • Otterrete pagamenti su quanto venduto solo al raggiungimento della soglia di 100 euro
  • Sarà difficilissimo, come in qualsiasi altra situazione, fare promozione alla vostra opera.

Come si impagina un libro?

KDP fornisce un documento PDF – lo trovate quando entrate nella pagina per caricare l’opera – che offre ogni informazione su come deve essere impostato il vostro documento Word, in modo tale da risultare compatibile con la pubblicazione.

Dovrete scegliere il tipo di dimensione di pagina che più vi aggrada, e poi settarla seguendo le indicazioni su margini e rientri che sono contenuti nel documento-guida disponibile sulla pagina di KDP.

Sembra molto complesso, ma la vostra arma dovrà essere la pazienza. Fate tutto con calma, e vedrete che sarà facile organizzare il tutto.

Potrete anche scaricare dei modelli con le impostazioni già settate e incollare la vostra opera nel documento pre-settato.

Fate attenzione: spesso le indicazioni forniscono solo una linea-guida. Io, per esempio, ho aumentato un po’ i margini, dato che mi risultava esserci troppo poco spazio nel margine interno e graficamente non mi piaceva.

Potete discostarvi un po’ dalle indicazioni, dal momento che, comunque, sarete messi al sicuro da spiacevoli sorprese da uno strumento utilissimo: ovvero un simulatore della vostra opera sulla pagina di caricamento del libro. Mentre caricherete il libro, infatti, potrete visualizzarne un’anteprima e lo strumento vi fornirà eventuali errori da correggere per evitare disastri di stampa.

Per impostare le pagine iniziali – occhiello, prefazione, titolo ecc… – io vi consiglio di cercare su google, perché, senza le immagini, è difficile raccapezzarsi solo con le indicazioni della guida. Anche osservare un libro di cui siete in possesso può essere utile per farvi capire dove è importante mettere pagine di stacco.

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E la copertina?

Fondamentalmente – a meno che vogliate solo caricare solo un ebook – non vi dovrete preoccupare di una copertina, ma di una gabbia.

Per gabbia si intende l’immagine che comprende copertina, dorso e quarta. Di norma le dimensioni dell’immagine consigliate per creare la vostra gabbia sono 2600/2650 di larghezza x 1600 di altezza. Ma, ovviamente, le dimensioni della gabbia dipendono dalla grandezza della pagina che sceglierete.

Piuttosto che scervellarvi con inutili calcoli, io vi consiglio – qualora non ricorriate a un grafico – di fare un’immagine molto grande e poi settarla tramite lo strumento fornito da Amazon.

Amazon, infatti, vi fornisce la possibilità di un tool chiamato CREAZIONE COPERTINA, che vi permette di scegliere layout della gabbia e di impostare come preferite l’immagine che scegliete per il vostro libro.

Potrete tanto utilizzare un’immagine vostra o trovata da voi – assicurandovi che non sia soggetta a copyright – quanto utilizzare le immagini che Amazon vi rende disponibili sempre sullo stesso tool.

Vedrete che, aperto lo strumento, l’operazione non è così complessa.

Gli svantaggi, tuttavia, sono un’estrema limitazione di font e di effetti grafici. Io pur optando, per il mio libro, per un’immagine molto semplice, ho preferito creare su Photoshop scritte e fare sempre su Photoshop le regolazioni dei colori.

Alcuni, invece, suggeriscono di sfruttare il sito Canvas, che vi seguirà, passo passo, nella costruzione di una grafica, meno “basica” di quella che avrete con gli strumenti di Amazon. Il sito, tuttavia, è a pagamento.

In ogni caso, se avete i soldi, vi consiglio di affidarvi a un grafico o a un disegnatore professionista.

Consiglio finale:

Preparatevi al fatto che questo lavoro vi richiederà diverse ore. Quindi, pazienza in spalla, e non preoccupatevi di chiedere aiuto a chi pensate possa saperne più di voi. Fare tutto da soli, a volte, è tremendamente complicato.

Spero che questa guida possa esservi risultata utile. Ci vediamo alla prossima 🙂

31 pensieri riguardo “Come funziona Kindle Direct Publishing e perché auto-pubblicare?

  1. Condivido con il tuo pensiero sui Big dell’editoria e il loro desiderio di pubblicare libri di persone già famose. Per quanto mi riguarda, dopo le diverse esperienza con le case editrici free, (da evitare gli editori a pagamento) ho volutamente deciso di pubblicare con Amazon proprio per poter gestire il tutto da sola. 🙂

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  2. Non sapevo della clausola dei 100€ minimi per ricevere i pagamenti! 😁 Ho un amico che vuole auto-pubblicare con KDP, ma non mi ha mai parlato di questa cosa, chissà se se n’è accorto…
    Puntando sugli ebook – che ci sta, perché magari in pochi sono disposti a spendere per un libro cartaceo di uno sconosciuto – non dev’essere così semplice arrivare anche solo a 100€.

    Tornando alla parte iniziale dell’articolo, ok che le big cercheranno anche in WattPad i loro talenti… ma ho fatto un salto in quel sito e sembra la morte della lingua e un cancro per la letteratura. Devono avere proprio degli ottimi scouter per trovare il decente là in mezzo.

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  3. Io sono alla terza pubblicazione con Amazon. Adesso ha un kdp Create che crea l’ebook. Devo dirti che mi stanno pagando ogni tre mesi anche se non raggiungo 100 euro. Ho pubblicato anche con StreetLib. Non avendo la possibilità di scegliere kdp unlimited, i guadagni maggiori li ho con Kobo. Al prossimo provo con l’esclusiva di Amazon e vediamo cosa succede.

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    1. Non so sinceramente come funziona con Kobo. Quindi ho dato l’esclusiva, senza rifletterci più di tanto.
      Sisi, esiste Kindle Create (non ne ho parlato, in effetti). Però non mi piace l’idea di lasciare la trasformazione del file a un’applicazione.
      Comunque non sei la prima che dice che riceve pagamenti anche sotto la soglia dei 100 euro, ma, non avendo ancora provato, posso solo attenermi al fatto che nella procedura di caricamento c’è scritto che il versamento viene fatto solo ove raggiunga la soglia.

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    1. Sono contento se possa essere servito. Comunque anche altre persone mi hanno detto che ricevono pagamenti anche sotto soglia. Non so se sia solo per i nuovi ebook. Direi che lo scopriremo solo vivendo. Tra l’altro – non per parlare di soldi – ma ho cercato di mantenere il prezzo basso, quindi arrivare a 100 euro di guadagno sarà complesso.

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  4. Grazie, è stato un articolo molto utile. Io utilizzo Streetlib (che ha una soglia più bassa in merito ai pagamenti) per pubblicare i miei libri e per ora mi trovo abbastanza bene, ma KDP mi incuriosisce. Chissà, magari proverò ad usarlo per il mio prossimo romanzo.
    Per quanto riguarda la creazione delle copertine, cerco di fare tutto da sola e utilizzo Canva. Mi trovo benissimo e, anche senza la versione a pagamento, si possono creare un sacco di cose interessanti e belle.

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      1. Sì, si riescono a creare copertine semplici ma anche più elaborate. Tutto dipende dall’esperienza. Basta registrarsi e poi sbizzarrirsi. Ovviamente ci sono alcuni elementi che sono a pagamento ed è segnalato, ma anche senza quelli si riesce ad avere discreti, se non ottimi, risultati. Puoi creare copertine, ma anche molto altro: post per Instagram, Facebook, copertine di riviste, segnalibri, loghi, inviti per vari eventi… La lista è lunghissima! 🙂

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  5. Grazie per le informazioni, sintetiche e interessanti.
    Sono incuriosito da chi ha pubblicato su varie piattaforme e: “ha venduto”! Come funziona? Indirizzate lì persone che conoscete o davvero qualcuno che non ha mai sentito parlare di voi incontra il vostro libro e lo compra?

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