Sette consigli per crescere su Instagram

Faccio una premessa: questo articolo lo rivolgo solo e soltanto a chi si è appena approcciato con la piattaforma di Instagram. Non sono un grandissimo esperto, ma ho passato gli ultimi due mesi a documentarmi su come crescere e, in qualche modo, il mio profilo è cresciuto.
Al giorno d’oggi ho circa 550 followers sul mio profilo (due settimane fa erano 229), ma il numero di followers – ve lo assicuro – è un numero che conta relativamente perché servono veramente grossi numeri. In percentuale dei vostri follower solo pochi interagiranno con i vostri post (è, quindi, importante avere follower interessati più che TANTI follower).
Cercherò di darvi dei consigli, seguendo una serie di step, così da rendere tutto più chiaro.

IG

NON SERVE LA FOTO PERFETTA:
Alcuni pensano che, essendo Instagram un social dedicato alle foto, si debba postare solo  foto di ALTISSIMA qualità. Chiaramente, per condividere foto di altissima qualità occorre un lavoro molto dispendioso. Magari una macchina fotografica, delle competenze più che basilari di fotografia e anche un lavoro di editing.
Alcuni gestiscono Instagram con la formula: più qualità, meno post.
In realtà, specialmente all’inizio, questa tattica non funziona. Si hanno più speranze di coinvolgere persone postando più foto di media qualità, che pochissime foto di altissima qualità.

LA CAPTION E’ IMPORTANTE:
Cercate di non fare caption monotone o troppo “intimiste”. Cercate di scrivere qualcosa che possa riguardare anche gli altri e stimolare commenti.
Instagram, comunque, è popolato da TANTISSIMI profili business e di blogger, pertanto, almeno all’inizio, le speranze di ottenere i commenti sono poche, ma voi dovete provarci lo stesso.
Le citazioni vivono una fase di “stanca”, quindi non pensate che condividere citazioni nella caption aiuti più di tanto il vostro post.

HASHTAG:
E’ sbagliato credere che utilizzare gli hashtag popolari aiuti.
Perché? Perché gli hashtag popolari hanno milioni di foto e vengono costantemente postate nuove foto con quell’hashtag, quindi se non avete un profilo seguitissimo resterete giusto pochi minuti tra gli ultimi post in ordine cronologico, e non comparirete MAI tra le prime foto più popolari del tag.
Il numero di hashtag consigliato è 8, ma non è una regola rigida.
I primi quattro/cinque tag devono essere “piccoli”. Cosa intendiamo per “piccoli”? Intendiamo che non devono essere stati usati per più di 4/5 mila foto.
Come controllare per quante foto sono stati usati i tag? Mentre digitate il tag comparirà una tendina con i vari tag e accanto il numero di post che hanno usato quel tag.

APP PER CRESCERE:
Non comprate follower o usate bot per creare falsi commenti/like. Instagram tende a scoraggiare/penalizzare questo tipo di profili e a voi, alla fine, non serviranno a nulla.
Tuttavia, c’è una piccola scorciatoia – più o meno corretta – per crescere più velocemente. Esistono applicazioni che vi permettono di seguire automaticamente utenti che possono essere in target.
Per target si intende utenti potenzialmente interessati ai vostri contenuti.
Io uso “Unfollow”, che esiste solo per Android, però (per IOS dovrebbe essere Captivate l’app corrispondente). Con questa app cerco profili simili al mio e automaticamente seguo 50 profili random seguiti da quell’account che io ritengo simile al mio.
Dopo un po’ di tempo ho anche la possibilità di “unfolloware” tutti quelli che non hanno ricambiato il follow.

iggggMettetevelo in testa: agli inizi potete sperare di crescere specialmente per i followback. Non siete dei personaggi pubblici, quindi non pensate che la gente vi segua a frotte, senza una vera ragione.
Però vi do un suggerimento: non ricambiate i follow di chi è fuori target. Faccio un esempio: ho un profilo da autore di libri e blogger. Quando mi inizia a seguire un malato di fitness, non ricambio. Perché? Perché toglie il follow, anche se ricambio.
In ogni caso cercate di monitorare i vostri follower. Consiglio l’app “Follower Analyzer” che vi dice chi guarda il profilo in modo più assiduo e chi smette di seguirvi (così potete rimuoverli a vostra volta).

STORIE:
Utilizzate MOLTISSIMO le storie. Le storie sono il modo più semplice per incuriosire le persone alla vostra vita e ai vostri contenuti. E’ un modo informale per essere sempre presenti sulla piattaforma.
Ricordatevi: potete utilizzare gli hashtag anche nelle storie.

BEHIND THE SCENES:
Al giorno d’oggi, la gente tende a interessarsi prima alla persona e poi ai contenuti. Quindi, dovete cercare di NON essere timidi. Far vedere quando realizzate e come realizzate i vostri contenuti e di parlare anche un po’ della vostra vita.
Se volete fare i misteriosi, non condividere nulla di voi e nemmeno la vostra immagine, Instagram non fa per voi.
A meno che siate Myss Keta e col mistero riusciate a creare una strategia di marketing.

CREATE UNA COMMUNITY:
Il massimo obiettivo che vi dovete porre è quello di  creare una community. Trovare profili simili da commentare e da cui farsi commentare. Se avete tempo, reagite alle loro storie, scrivete dei messaggi in tema con il lavoro degli altri. Prima o poi troverete qualcuno che si interesserà veramente a ciò che fate e creerete una community, che sosterrà i vostri post.

RACCOMANDAZIONI:

  • Rispondete sempre ai commenti
  • Via la timidezza
  • Non vi deprimete se non crescete in fretta, la costanza è la chiave.

23 pensieri riguardo “Sette consigli per crescere su Instagram

    1. Sì, ho scritto il post perché, pur non essendo un fissato di instagram, molti non hanno ben chiari alcuni concetti. Specialmente sugli hashtag, siccome ho provato queste strategie e so che funzionano, ho deciso di condividerle.
      Anche se spesso mi rompo di rispettare tutte queste regole e infatti non ho un profilo seguitissimo, ma spero di crescere, con calma e senza stress.

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  1. Ci siamo confrontati sul mio post. Quello dell’ashtag con followers limitati è un’indicazione costante per chi non ha moltissimi followers, sebbene ci siano due opzioni: più popolari e recenti. L’ho verificato: in un ashtag contest di fotografie molto seguito, ho taggato una mia foto ed è stata selezionata per essere messa in evidenza. Una mia lettrice, che non conosco ma ora mi segue, mi ha trovato così senza molta strategia da parte mia e ha letto tutto ciò che ho pubblicato. Quindi, vero che ci si deve districare, ma alla fine puoi beccare il momento giusto in cui incontri chi ti leggerà. Quindi, un po’ di ashtag alla nostra portata e un po’ di visione grandeur. Forziamo la sorte, dai.

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      1. Il caso è quello che più ci sorprende e forse dà un contributo più efficace. Quando scrissi il primo libro e l’ho pubblicato tramite StreetLib, feci una ricerca su Google per vedere se gli stores stavano caricando il libro. C’era un sito dove mi nominavano e ancora non ci credo: una giornalista del Corriere.it segnalava il libro nella rubrica La lettura. Cos’era successo? Stava facendo un servizio sul self-publishing e il mio libro, uscito da poco, evidentemente la incuriosì. Chi l’avrebbe mai potuto immaginare? Io no.

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      1. Perché sono totalmente impedita e di tecnologia non capisco nulla 😁
        Ho fatto la mia prima storia da sola (per l’altra avevo di fianco mia nipote che mi spiegava come fare) ed ho messo la terza foto tre volte.
        Inoltre, non so come mai, se qualcuno mi scrive in privato, non riesco a mettere il “mi piace”, ho fatto provare a chiunque passasse da casa mia ma nulla, il cuore non diventa rosso 🤷🏻‍♀️

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