Mai Senza Parole #6

Lo so, lo so, ho fatto passare davvero TANTI giorni dal momento in cui ho fatto il sondaggio sul nuovo numero del mio diario virtuale. L’argomento scelto su Instagram è stato “Idoli & Icone“. Quello dell’ “idolatria” è un tema molto complesso da affrontare per me. Perché? Perché non sono mai riuscito a stravedere per qualche personaggio. Quanto meno non sono riuscito ad avere un idolo fisso. Mi spiego meglio. Col tempo, conoscendo meglio qualsiasi personaggio, ho finito per perdere la stima e l’apprezzamento che nutrivo in un primo momento. Ma proverò ugualmente a seguire questa tematica, facendo una carrellata di personaggi che stimo e che ho stimato nel passato.

NEL PASSATO:

Partiamo con gli idoli e le icone a cui ho guardato con ammirazione nel corso del tempo, ma che hanno perso quel “posto nel mio cuore”. Non vi sorprendente se alcuni dei miei gusti o delle mie scelte risultino un po’ infantili o non troppo raffinati. Non posso farci niente!

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Nel mondo della musica, per anni, ho adorato Emma Marrone e Marco Mengoni. Apprezzavo la prima perché le sue canzoni mi permettevano di staccare la spina, mi davano l’energia che mi mancava nei momenti di difficoltà. Poi, avendo modo di conoscere – indirettamente, si intenda – la persona dietro l’artista, ho pensato che non mi facesse impazzire sostenerla. E anche alcune canzoni mi hanno proprio smorzato l’entusiasmo.

Mengoni l’ho amato sin dalla sua prima apparizione a Sanremo (non avevo seguito l’edizione di X Factor in cui si consacrò). Le sue canzoni sembravano parlare alla mia anima, ma la sperimentazione musicale (e anche il cambiamento di look) mi hanno fatto disaffezionare all’artista. Penso sempre che, quando un artista si butti sul mercato e crei un legame col pubblico, sottoscriva una sorta di patto. Se cambi del tutto il prodotto che proponi, non puoi aspettarti che il tuo pubblico rimanga il medesimo.

Nel mondo della letteratura ho stimato a lungo Christopher Paolini. L’idea che avesse scritto un libro dal successo planetario all’età di quindici anni mi ha sempre impressionato e mi ha fatto sentire immensamente vecchio e stupido, mentre mi cimentavo con i miei scritti. Anche qui, però, l’ultimo libro uscito sulla saga ha smorzato del tutto il mio entusiasmo. Non mi piacciono le operazioni buone solo a guadagnare.

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Ci sono anche un bel po’ di cottarelle passeggere relative al mondo della musica e dello spettacolo, a cui concedo una semplice menzione: Katy Perry, Avril Lavigne, Lauren Graham, Jennifer Lawrence e altri che nemmeno mi vengono in mente.

NEL PRESENTE

Gli artisti e i personaggi a cui ho guardato e guardo ancora con ammirazione, invece, forse sono una lista più numerosa. Magari soltanto perché continuo a ricordarli, ma partiamo dal mondo a me più vicino, ovvero quella delle letteratura.

Se dovessi parlare di icone letterarie faccio i soliti due nomi, i nomi degli autori che ritengo più bravi nell’epoca contemporanea e a cui mi piacerebbe avvicinarmi, ovvero Carlos Ruiz Zafon e Margaret Mazzantini. Del primo amo lo stile scorrevole e la capacità di creare mondi e trame dettagliate e prive di buchi di logica, dell’altra amo l’arte naturale e il talento bruciante che lascia a bocca aperta il lettore.

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Nel mondo della musica non credo di avere delle proprie icone, ma artisti che stimo, tra cui mi viene da nominare senz’altro Adele, che è una delle mie più gettonate compagne di scrittura, e Lady Gaga. Della Gaga mi piace la sua capacità di reinventarsi, la sua capacità di rendere la diversità un punto a favore e non un difetto. In un mondo di gnocche patinate, la Germanotta ha creato molteplici versioni di se stessa (non sempre allo stesso modo funzionanti) ma sicuramente molto interessanti. Credo che sia una delle poche star contemporanee ad aver reso il suo stesso personaggio un’opera d’arte. 

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Devo menzionare anche il cinema e la mia devozione per Emma Stone. Trovo che l’attrice statunitense sia un concentrato di talento, emozioni e dolcezza. Riesce a interpretare ogni ruolo in modo così riconoscibile e unico e io ancora non riesco a scrollarmi la mia crush dai tempi di “The Amazing Spiderman”. Sempre nel mondo della recitazione mi sento di citare anche Jennifer Aniston. Oltre a trovarla un’icona di bellezza, penso che l’attrice di origine greca sia da apprezzare per essere rimasta sulla cresta dell’onda per ormai tre decadi, senza perdere niente del suo fascino e dimostrando sempre più abilità come attrice.

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Trasferendoci in Italia, mi viene da citare senz’altro Paola Cortellesi. Credo che la Cortellesi sia il personaggio comico più sottovalutato del nostro panorama. Ha un brio e un talento così evidenti, che non mi spiego perché non sia mai stata utilizzata appieno dalle reti televisive. Si è reinventata e ora è un’attrice di discreto successo, e sicuramente molto brava, ma per me, se facesse televisione, sarebbe la numero uno indiscussa. Fiorello, con un decimo del suo sforzo, ha avuto soldi a palate e un successo stratosferico. Lei, che, per me, non ha nulla da invidiare, non è mai stata il cavallo su cui puntare per nessuno. Ed è un vero peccato. A mio modo di vedere, certifica la disparità che esiste ancora nel mondo dello spettacolo tra uomini e donne.

Nutro simpatia, inoltre, per Simona Ventura e Maria De Filippi. Adesso penserete che sono un patito di televisione trash e in parte è vero. Ma penso che poche donne della televisione riescano a fare televisione come loro. La Ventura ha uno stile che va via via “invecchiando”, ma ho sempre pensato che avesse una parlantina invidiabile e un modo di fare che la facesse sentire vicina alle persone da casa. La De Filippi, invece, è un genio. Del male forse? Ma sempre un genio rimane. Ha capito tutto della nostra società e riesce a sfruttare la sua grande intelligenza coi suoi programmi. Inoltre, sarà la regina della TV Trash, ma è indiscutibile il fatto che presenti i programmi con educazione, correttezza e proponendo messaggi sempre molto coerenti con una società che si proietta al futuro e vuole lasciarsi alle spalle le brutture di un contesto retrogrado.

Spero che questo numero di “Mai Senza Parole” sia stato di vostro gradimento. Seguitemi su Instagram se volete dire la vostra sul tema della prossima pagina del mio diario online!

7 pensieri riguardo “Mai Senza Parole #6

  1. Credo che ognuno abbia le sue preferenze, è una cosa molto soggettiva, a me, per esempio, Mengoni piace molto di più adesso, quando è venuto alla ribalta non mi piaceva per niente. Emma l’ho adorata sin dall’inizio, per la grinta e il modo di affrontare la vita, quando l’ho vista ad Amici ho cercato di informarmi, così l’idea che mi ero fatta si è rafforzata, adoro quella ragazza e spero davvero che riesca a risolvere i suoi problemi.

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  2. La De Filippi mi ha sorpreso molto positivamente: all’inizio anche io pensavo fosse solo una conduttrice da trash tv, ma poi vedendola ad Amici e soprattutto in Italia’s Got Talent ho scoperto che ha una sensibilità e un tatto non indifferenti e purtroppo non comuni in televisione, è capace di intrattenere senza essere volgare o prendere in giro chi le sta di fronte.

    Sono molto d’accordo anche su Paola Cortellesi; come attrice credo che alcuni ruoli le riescano meglio di altri (stranamente, nella parte della coatta romanesca in Come un gatto in tangenziale proprio non mi ha convinto), ma come personaggio televisivo ha un potenziale immenso. Basti vedere il successo che hanno sempre i suoi monologhi, in cui si esibisce nelle varie trasmissioni.

    Ed Emma Stone è un po’ una crush anche per me; alla fine di Amazing Spider-Man 2 non ci potevo credere…

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    1. Quel momento di Amazing Spiderman fu un dramma. Alla fine continuare quella saga sarebbe stato difficile. Una Mary Jane più credibile di Gwen Stacy era utopia. La Cortellesi dipende dal film. Ha fatto bene la coatta ne “Gli ultimi saranno gli ultimi” ma era un ruolo drammatico.

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      1. Avevo letto che avevano scelto Shailene Woodley per interpretare Mary Jane già in Amazing Spider-Man 2, ma che poi avevano cambiato idea perché i fan si erano scatenati contro di lei dicendo che non era abbastanza bella. Che ok, non sarà la Kidman, ma non è nemmeno così male e comunque è un’ottima attrice.

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  3. Sono gusti personali e questione di empatia, cose che variano da persona a persona… pensa che a me Emma ha iniziato a piacere di più conoscendola come carattere e modo di affrontare le situazioni, Mengoni artisticamente mi piace quasi di più quando sperimenta… su Adele e Lady Gaga concordo, la seconda mi ha sorpresa più di tutti, ai tempi in cui ero alle scuole medie era vista un po’ come una macchietta, invece ha dimostrato di essere un’artista a tutto tondo. Maria De Filippi è davvero fenomenale, la donna di Mediaset, regge praticamente tutte le stagioni televisive e riesce a capire perfettamente i gusti del prossimo, portando comunque rispetto a chi ha davanti

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