Tutti i problemi della saga cinematografica degli X-Men

Oggi voglio proporvi un articolo che avevo in testa da un po’. E penso sia arrivato il momento, dato che ho recentemente recuperato il film “Logan”, foriero di moltissimi spunti.

Partendo dal presupposto che ho avuto sempre un debole per gli X-Men, non posso negare che tutte le trasposizioni di questo filone fumettistico siano incorse in non pochi errori e abbiano manifestato parecchi difetti.

Cerchiamo, però, di affrontare questo discorso in modo schematico e di elencare tutti i problemi delle trasposizioni!

  • Non ha avuto una programmazione lungimirante: la principale differenza fra Marvel Cinematic Universe e i film realizzati dalla 20th Century Fox (acquistata poi dalla Disney nel corso della produzione dei film) è questa: la programmazione. Gli Avengers avevano sempre un filone conduttore da seguire, trame e sotto-trame che dovevano arrivare a un punto preciso. Gli X-Men sono sempre stati film abbastanza a se stanti, pieni di buchi di logica (hanno spesso ignorato gli eventi dei precedenti capitoli) e non hanno mai avuto un build up durato più di un film.

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  • Non hanno sfruttato le morti: Spieghiamoci, la morte di un personaggio spesso è un momento narrativo fondamentale e serve a rendere la storia o il film davvero speciale. Nella saga degli X-Men, diciamocelo, nessuna morte è stata davvero epica o trattata come tale. La stessa fine di Wolverine, in un film senza i compagni della squadra (e nessuna spiegazione buona per spiegarci che fine avessero fatto gli X-Men), non è stata all’altezza delle aspettative. La morte di Tony Stark può solo insegnare a quest’altra saga.

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  • Hugh Jackman e poi… Il nulla: Ok, con la saga prequel, forse han fatto meglio. James McAvoy e Michael Fassbender sono diventati dei personaggi molto apprezzati e in cui molti si potevano immedesimare, ma nella saga originale nessun attore è diventato veramente iconico per il suo ruolo nel cinecomic. Ok, non parliamo di McEllen, che, comunque, veste i panni dell’antagonista. Ma perché questa saga decollasse c’era bisogno della costruzione di altre “star” nel team. E invece spesso si finiva per identificare gli X-Men alla sola figura di Wolverine, magistralmente interpretato da Hugh Jackman.

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  • Villain da una botta e via: Ancora una volta cerchiamo di non prendere in considerazione Magneto, ma gli altri villain dei singoli film? Credo che siano stati fatti con lo stesso stampo con cui la DC propina i villain nel suo universo cinematografico. Personaggi o organizzazioni spesso poco caratterizzati e che durano giusto un film. La saga degli X-Men non si è mai avvicinata all’iconicità di un villain come Thanos. Che questo dipenda da tutto il tempo e da tutti i film dedicati alla figura di Thanos? Beh, io lo penso. Ritorniamo al problema della programmazione: è tutto un circolo vizioso.

Questi sono i problemi più gravi che io riscontro nella saga degli X-Men. Non potevo fare a meno di comparare gli X-Men agli Avengers. Le due squadre, a mio modo di vedere, avevano lo stesso potenziale prima di trasformarsi in blockbuster cinematografici, ma un diverso modo di intendere questi film ha portato le due saghe a una netta predominanza nella cultura attuale di una a discapito dell’altra.

Per carità, io trovo che ci siano anche dei picchi pregevoli nella saga dei mutanti, tra cui ovviamente spicca “Giorni di un futuro passato”, che è la pellicola con la trama più complessa e meglio gestita, oltreché con il cast al gran completo della saga prequel e non prequel. Anche “Apocalisse” resta un film che mi sento di consigliare ai fan dei cinecomic, ma abbiamo avuto anche dei fossi clamorosi, tra cui emerge come signore indiscusso della filmografia trash “Wolverine – L’Immortale”, che… Brr… Non merita nemmeno un commento.

8 pensieri riguardo “Tutti i problemi della saga cinematografica degli X-Men

  1. Purtroppo sono d’accordo: i primi due film li ho sempre amati, ma dopo quello è un’alternarsi tra buono e disastroso. Forse il problema, come dici tu, è la programmazione; io non sono necessariamente contrario all’idea di film autoconclusivi, che magari fanno parte di un universo più ampio ma con una vicenda che inizia e finisce lì, ma è anche vero che pure lo Spider-Man di Raimi aveva un arco narrativo che si costruiva su tre film, incentrato su Goblin. Allo stesso modo, qui avrebbero potuto costruire un arco incentrato su Fenice, invece di liquidarla così maldestramente in un unico film, peraltro brutto.

    Per le morti mi sento anche di ricordare la morte di Ciclope in Scontro Finale, FUORI CAMPO! Cioè, è il leader della squadra e non lo vediamo morire!

    Anche io adoro gli X-Men, e avrebbero meritato un trattamento molto migliore. Non so come vivermi il fatto che entreranno nel MCU; da una parte sono contento che possano avere una seconda possibilità, dall’altro temo il modo in cui potrebbero uscire dal tritacarne della Disney.

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      1. Qualche tempo fa avevo sentito fare il nome di Scott Eastwood, figlio di Clint. Io non l’ho mai visto al lavoro, ma spulciando le sue foto non mi dispiacerebbe nemmeno: ha il fisico per il ruolo e lo sguardo del padre!

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  2. Io adoro gli X-men perché da piccola vedevo i cartoni e sono d’accordo con il fatto che siano stati gestiti male. Ricordo che nel cartone c’è ne erano centinaia con poteri diversi, nei film si sono concentrati su una decina e va bene perché dura solo 2h scarse, ma potevano variare di più. Tipo hanno fatto fuori Rogue che invece ricordavo avere un ruolo abbastanza principale nella serie animata, altri sono stati solo delle comparse in un film e poi pouf, nel nulla. Diciamo che sì, la continuità non è il loro forte.
    Per un nuovo cast la vedo dura. Forse farebbero meglio a concentrarsi su dei nuovi mutanti perché sinceramente anche questa nuova Jane di Dark Phoenix a me non ha convinto.
    Mchan

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