Maleficent – La Signora del male – L’opinione di Serial Escape

Non che io voglia dare ragione ai criticoni, ma in questo caso mi sento di dare ragione ai criticoni. Su Maleficent – La Signora del Male è già stato detto di tutto e di più, e per alcuni criticarlo sembrerebbe un po’ sparare sulla Croce Rossa. Anche se, devo ammetterlo, in Italia siamo stati molto più positivi con il sequel di Maleficent di quanto non lo siano stati negli Stati Uniti (c’è da dire che noi vediamo i film doppiati, e qualche volta il doppiaggio salva film con recitazioni claudicanti).

Voglio iniziare col dire che Maleficent mi piace un sacco, ma proprio tanto come personaggio. La Jolie (per merito degli autori più che suoi) ha dato vita a un personaggio che è così differente dal resto dell’universo disneyano da non poter lasciare indifferenti.

Malefica non solo non è la tipica fata turchina zuccherosona a cui ci hanno abituato, ma è proprio una che incarna la diversità in tutte le sue sfaccettature. Un aspetto positivo di questi film è, infatti, il fatto che proporre come eroina Malefica serve a lanciare un messaggio di accettazione della diversità. Ma questo, a mio parere, non basta a salvare un film che non è all’altezza del personaggio.

I problemi del film secondo me sono da riscontrarsi in una quasi inesistente originalità della storia combinata a un perbenismo estremizzato che ha completamente estirpato dalla pellicola la natura gotica del personaggio di Malefica.

L’originalità latita innanzi tutto perché l’espediente di un mondo sommerso in cui il nostro protagonista trova tutti i suoi simili è visto e rivisto, così come sono piuttosto banali le scene in cui qualcuno si sacrifica per salvare il protagonista e poi lo spinge a riflettere e a fare “LA SCELTA”, per capire da che parte starà (che poi nel film la scelta era abbastanza semplice, ed era quella di andare a menare la nostra amata Ingrid interpretata da Michelle Pfeiffer).

A questo aggiungiamo anche una serie di personaggi talmente estremizzati e monodimensionali da smorzare tutta la tensione e la curiosità per quello che la storia avrebbe da raccontare. Abbiamo il principe azzurro, la principessa allocca (Elle Fanning è incommentabile, anche se il ruolo non la aiuta manco un poco) e il re bonaccione che non si accorge della crudele e subdola moglie. E certo, ovviamente anche la subdola moglie, che è malvagia pure nel modo in cui respira.

malef

Cioè, ma ditemi voi, perché avere per protagonista ed eroina Malefica, un personaggio controverso fino al midollo, se poi le devi contrapporre un antagonista che sprizza “antagonismo” in qualsiasi scena. Proprio la Disney non ce la fa a giocare con una scala di grigi? No, deve fare diventare Malefica schifosamente buona (al punto che non uccide Ingrid nemmeno dopo che questa ha compiuto una vera e propria strage di fate) così da far piacere il film ai bimbi.

Che poi, ragionate un po’ su una cosa, il matrimonio avviene immediatamente dopo la fine del conflitto fra fate e umani e a nessuno sembra importare niente dei caduti. Sono solo contenti che quella strafatta di positività di Elle Fanning si possa finalmente sposare, dopo aver complicato in tutti i modi i piani a Malefica, pur di proteggere Ingrid (che, ammettiamolo, si avvicinava ad Adolf Hitler per metodi e simpatia).

Insomma, un tripudio di buonismo e di topoi disneyani che mi ha lasciato il sapore dell’occasione persa. Malefica potrebbe essere utilizzata in film davvero diversi dalle pellicole d’animazione che incarnino la sua natura oscura. E, invece, no… Viene calata a forza in un film in cui esiste il bene e il male e alla fine tutto finisce bene.

Se la critica sta divorando il film di Joaquin Romming, un motivo doveva esserci. Anzi, secondo me di motivi ce ne sono anche più di uno!

E voi lo avete visto?

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6 pensieri riguardo “Maleficent – La Signora del male – L’opinione di Serial Escape

  1. Non ho visto ne il primo nè il sequel, ammetto la mia ignoranza, ma in un certo senso “capisco” la mancanza di coraggio nel seguire la linea narrativa sperata… pensando di rivolgersi ad un pubblico di prevalentemente bambini, hanno scelto la strada più facile

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  2. Il primo mi era piaciuto ma alla fine non andrò a vedere il sequel.
    Il buonismo stanca gli adulti, ma come dice Penny hanno scelto la via più semplice per i bambini.
    E anche io posso capire.
    Io ad essere sincera sono più per la via buonista di norma. Non sono una fan dei villain.
    Però dovrei vedere il film per giudicarlo

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