DRITTE DI SCRITTURA: CREARE PERSONAGGI INTRIGANTI CON LA TECNICA ARCS

Ciao a tutti, amici.

Ebbene sì, ho deciso di creare un’altra risorsa parallelamente alla mia guida all’ebook marketing.

L’anno scorso, come sapete tutti, ho raccolto tutte le indicazioni basilari per iniziare a scrivere e finire un libro nella breve guida “SOS Come ti sblocco il romanzo”. Quest’anno proviamo ad andare oltre le basi e iniziare una rubrica – “Dritte di scrittura” – dedicata a tecniche specifiche prese dal web. Mi occuperò specialmente di regole e tecniche di cui si discute su siti e profili stranieri così da presentare una risorsa in italiano che possa essere più facilmente consultabile.

Oggi iniziamo con una guida alla creazione dei personaggi secondo la tecnica ARCS. Di questa particolare tecnica che io trovo particolarmente vincente ci parla Diane Callahan nel suo canale youtube “Quotidian Writer”.

Prima di spiegarvi cos’è la tecnica ARCS, cerchiamo di parlare più in generale di personaggi.

I personaggi sono l’essenza di una storia. Stephen King afferma che la maggior parte delle sue trame sono stata “create” dai suoi personaggi. King, infatti, sostiene che, una volta definito un personaggio, si interroga sempre su come esso reagirebbe nelle varie situazioni in cui si ritrova all’interno della storia. In qualche modo, è l’analisi psicologica del personaggio e la riflessione sui suoi comportamenti a dare impulso alla trama.

Il gusto letterario contemporaneo, tra l’altro, pone l’accento più sui personaggi che sulla storia. Una buona storia con personaggi anonimi non va da nessuna parte. È importantissimo che al lettore piacciano i tuoi personaggi. Se riuscirete a creare personaggi intriganti sarete a metà dell’opera nella conquista dell’attenzione del vostro lettore.

Per tecnica ARCS si intende un nuovo modo di intendere la scheda del personaggio.

La maggior parte degli scrittori, quando pensano ai loro personaggi creano una scheda, in cui si focalizzano, però, sulle caratteristiche fisiche e sulle abitudini del personaggio. In realtà, descrivere nel dettaglio colore degli occhi, colore dei capelli, altezza, peso, piatto preferito e altro non sempre è fondamentale per la storia. Molti autori si limitano, tra l’altro, a poche scarne indicazioni sull’aspetto dei loro personaggi così da farli immaginare liberamente al lettore.

È molto più opportuna una preparazione del personaggio che parta dalla sua interiorità. Approfondire la sua mente per poi passare alle sue abitudini e ai suoi comportamenti. Bisogna sapere che persona abbiamo tra le mani. E, ricordatevelo, deve essere una persona completa in ogni dettaglio, non deve essere uno schizzo. Deve essere vera quanto lo siete voi.

Tramite la tecnica ARCS compilerete una scheda del personaggio seguendo queste 4 categorie:

Attractive quality:

Room for growth:

Clear goals:

Something to lose:

  • Attractive quality (qualità intrigante): è quella qualità del vostro personaggio che lo rende interessante agli occhi del lettore. Una buona qualità – o, di solito, più di una – che può essere apprezzata dal vostro lettore. Se si tratta di un personaggio positivo ovviamente potrebbe essere una virtuosa scala valoriale o una grande empatia. Se si tratta di un antagonista potreste renderlo accattivante con qualità che lo rendano unico come una spiccata intelligenza o un senso dell’umorismo brillante.
  • Room for growth (spazio per la crescita): Questo aspetto è importante da rispettare per i protagonisti della storia. Non sempre, infatti, in una storia TUTTI i personaggi devono necessariamente cambiare. Ma devono cambiare tutti quelli che vengono coinvolti in maniera diretta dalla storia che raccontate. Le vicende al centro del vostro libro devono portare a un cambiamento, a un’evoluzione per evitare che i personaggi appaiano piatti e indifferenti ai conflitti narrati. Può essere sia un cambiamento positivo (un personaggio meschino si redime) o un cambiamento negativo (da inguaribile ottimista il vostro personaggio diventa una persona piena di amarezza).
  • Clear goals (obiettivi chiari): Il vostro personaggio nella storia non deve vagare senza una meta, ma deve avere un obiettivo da raggiungere. Sia anche il più classico “salviamo la fanciulla”. La blogger Claire Callahan che ci parla della tecnica ARCS specifica che è bene che il vostro personaggio non solo abbia un obiettivo concreto (ad esempio salvare il mondo), ma che abbia anche un obiettivo personale, più intimo. Spesso, infatti, c’è bisogno di un obiettivo personale per dare il carburante ai nostri eroi per rischiare tutto.
  • Something to lose (qualcosa da perdere): Il vostro personaggio deve evitare di perdere qualcosa nella storia. Se si tratta di una storia che lo espone a un rischio significativo potrebbe anche essere soltanto la vita. Il nostro personaggio deve lottare per non perdere qualcosa (L’amata rapita? La dignità?). Avere qualcosa da perdere per il vostro personaggio darà al lettore la possibilità di identificarsi, dato che il sentimento di perdita è un sentimento universale e nessuno è disposto a perdere ciò che ha di più caro.

Ovviamente, la tecnica ARCS deve essere abbinata a una breve descrizione dei caratteri fisici e di dati specifici della biografia del personaggio, così da creare una scheda completa che vi permetta di dare vita e gestire un personaggio tridimensionale e accattivante, senza cadere mai in contraddizione.

Vi piace questa tecnica? Fatemelo sapere nei commenti!

15 pensieri riguardo “DRITTE DI SCRITTURA: CREARE PERSONAGGI INTRIGANTI CON LA TECNICA ARCS

  1. Credo che almeno in parte siano elementi che vengono spontanei quando si scrive: mi risulta molto difficile pensare a una storia senza tutte queste caratteristiche!
    Dopo dipende dalla capacità di rendere accattivanti questi aspetti. Forse il più difficile è il primo, perché bisogna cercare (ma è un mio parere) di non venire meno al realismo.
    Non sono del tutto d’accordo sul fatto che tutti i personaggi debbano cambiare e onestamente (ma anche questo è solo un mio parere) non lo trovo necessariamente un pregio e senza dubbio non un obbligo. Anche se, naturalmente, dipende da cosa si intende per cambiare (ovvero quanto deve essere grande il cambiamento).

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      1. yep^^
        ci ho lavorato un botto usando l’editor del sito per scrivere; quindi è naturale che lo posto qui senza doverlo copiare altrove e avvisare con link del primo del mese che poi nessuno guarda xD

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  2. Pensi che il clear goal possa emergere anche molto avanti nel racconto o debba essere presente fin dall’inizio? Sto scrivendo una storia in cui il protagonista non ha la minima idea di cosa stia accadendo intorno a lui, anzi, sospetta soltanto che qualcosa stia succedendo. I segnali, però, saranno sempre più forti finché scoprirà la verità e dovrà fare qualcosa, ma sarà già verso la fine del racconto (è una storia medio-breve), per cui per la maggior parte della storia non avrà un vero e proprio obiettivo. Pensi che possa risultare noioso?

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  3. direi interessante questo approccio al personaggio. Questa è una mia carenza, perché non riesco a scrivere in anticipo la scheda personaggio, come suggerisci. Di solito ho in mente la storia, il finale e i personaggi ma mi riesce difficile preparare delle schede. Ci ho provato tante volte ma alla fine ci rinuncio perché non riesco a concentrami su personaggi e storia.
    Comunque questo modo di organizzarla e di sviluppare mi sembra interessante e valida.
    Aspetto il proseguo

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    1. Soprattutto non è molto impegnativo. Non devi perdere mesi a descrivere i personaggi prima di iniziare a scrivere. Personalmente butto giù i protagonisti in modo serio prima di iniziare a scrivere, poi gli altri personaggi me li studio man mano che entrano in gioco.

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