Ci sono romance e romance: cosa mi aspetto da un romanzo d’amore

Buongiorno amici lettori. Come state?

Oggi vorrei parlare di un genere letterario di cui ho parlato anche in passato (qui). Sto parlando del romance.

Ne voglio parlare perché, mai come in questo periodo, le classifica di vendita vedono in cima i libri d’amore. Tuttavia, il genere romantico, di questi tempi, ha assunto tratti e connotati che lo rendono difficilmente fruibile per una categoria di lettori a cui mi sento di appartenere.

Mi piacciono i romance?

Devo ammettere che la letteratura romantico-sentimentale non mi dispiace. Anzi, spesso questo tipo di libri sono l’ideale per i periodi in cui si è stressati e non riusciamo a venire a capo di romanzi complessi o troppo lunghi.

Proprio in questi giorni ho iniziato a leggerne uno – What if it’s us di Adam Silvera e Becky Albertalli – e, devo ammetterlo, mi sta piacendo davvero tanto.

Tuttavia, leggendo le trame dei romance in ebook su Amazon fatico a trovare qualcosa che mi stuzzichi e mi porti a cimentarmi in nuove letture.

Ci sono romance e romance

L’idea è questa: esistono romance e romance. Romanzi d’amore autentici ed emozionanti, con personaggi vividi e tridimensionali, coinvolti in storie più o meno leggere e altri romanzi che sembrano essere prodotti con lo stampino.

Da scrittore, tendo a diffidare dei commenti sull’originalità. Non è detto – anzi è altamente improbabile – che un romanzo differente e lontano da ciò che il pubblico ha imparato ad apprezzare abbia un maggiore successo di uno che replichi stilemi amati nella letteratura. E in effetti anche questo articolo è frutto di un giudizio soggettivo, perché se dei romanzi vendono – che siano originali o meno – va bene così. Anzi, complimenti a chi li scrive per sapere creare il prodotto perfetto per un pubblico vasto.

Tuttavia, nei romance secondo me si sta dipingendo una realtà che a me piace davvero poco. Mi sembra che ci siano troppi topoi letterari della letteratura romance che tendono a distogliermi dalla lettura o a infastidirmi mentre leggo.

E non penso di essere l’unico lettore a far fatica ad accettare certi cliché, dal momento che tanti lettori esigenti, spesso e volentieri, si scagliano contro questo genere letterario, per le derive a cui si è prestato. 

I cliché dei romance che proprio non tollero

Proviamo a fare degli esempi concreti.

La donna dei romanzi d’amore sfugge al femminismo. Ecco, questa cosa mi infastidisce. Le donne hanno lottato per l’uguaglianza, lottano ancora contro ogni disparità che permane nella nostra società e poi… Bam… Nei romance sono quasi sempre attratte da uomini strapieni di soldi, dai loro datori di lavoro o da uomini comunque potenti e più affermati di quanto non lo siano loro.

Non a caso, i miei romance preferiti sono “Io prima di te” e “Un giorno”, romanzi in cui la protagonista sembra capace di cavarsela da sola ed è disposta a combattere per creare una vita confacente alle proprie aspettative, a prescindere dal coronamento del suo sogno d’amore.

Ma perché l’amore deve essere così strettamente collegato ai soldi o al potere?

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Quando ho scritto la mia novella romance “Ancora Addio” ho pensato che la differenza economica potesse essere un modo per separare i due protagonisti, non certo per unire. Il mio protagonista maschile è chiamato a vivere un tipo di vita diverso a causa del differente ceto sociale della famiglia, ma la mia protagonista femminile non è mai attratta dalle possibilità economiche di lui. Semmai, odia il fatto di non avere le stesse chance e per questa ragione è costretta a impegnarsi il doppio per ottenere la tanto agognata affermazione.

Insomma, mi piacerebbe se le donne dei romance fossero persone intelligenti e mature, concentrate sui propri obiettivi ma allo stesso tempo capaci di amare. Invece, mi sembra che le protagoniste più comuni nel genere romantico siano donne nel bel mezzo di un’infinita “adolescenza ormonale”, che subiscono gli strascichi di un retroterra culturale in cui la donna può fare una scalata sociale attraverso il matrimonio. 

Sembra che bellezza, soldi e potere siano gli unici motivi per cui si possa amare qualcuno. Ed è una cosa mica tanto vera, e mica tanto lusinghiera tanto verso le donne stesse quanto nei riguardi della vita che siamo chiamati a condurre, perché è evidente che non tutti potremo trovarci un partner milionario che ci risolva i problemi. 

Si dice che i romance sono stati creati per farci sognare, ma dobbiamo sognare qualcosa di bello, di incredibilmente alto, non solo di avere partners sessuali ricchi, potenti, muscolosissimi (e spesso un po’ stronzi).

Conclusioni

Vorrei ribadire – come sempre – che non voglio schierarmi contro i romanzi d’amore. Anzi, mi piacerebbe trovare più titoli del genere adatti a quello che cerco io e alla mia visione della vita. Tuttavia, sembra sempre più difficile trovare una lettura romance che non ricorra alle solite figure letterarie, qui sopra descritte, che proprio non riesco più a tollerare.

Vi ricordo, inoltre, che su Amazon trovate a 0.99 la mia novella romance “Ancora Addio” e gratuitamente il racconto spinoff “Mai Addio”.

10 pensieri riguardo “Ci sono romance e romance: cosa mi aspetto da un romanzo d’amore

  1. anche a me non dispiace leggerne

    un libro romance che non vede una donna che si innamora dell’uomo ricco o con potere è Il gladiatore, che racconta la storia d’amore tra un gladiatore e una fanciulla dell’alta aristocrazia romana
    molto bello **

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  2. Concordo. Per non parlare di quelle la cui più grande ambizione è sposarsi. Siamo nel 2020 il matrimonio non dovrebbe essere più essenziale né per una donna né per una coppia.
    Mchan

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