Recensione di “Se i pesci guardassero le stelle” di Luca Ammirati: un’occasione mancata

Se i pesci guardassero le stelle è stato in wishlist per un po’, fino a quando non mi è stato regalato in occasione del mio ultimo compleanno.

Mi ispirava molto la trama. Questo trentenne sognatore alla ricerca del suo posto nel mondo pareva il personaggio giusto in cui avrei potuto riconoscermi. E, in qualche modo, Samuele è un personaggio che risuona con me e la mia personalità. Il suo amore per l’amore, il suo desiderio di realizzare i sogni, la sua vita in una Liguria di cui sa apprezzare la bellezza.

Tuttavia, la storia di Luca Ammirati non è riuscita a convincermi.

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Io voglio fare una distinzione. La prima parte del libro è deliziosa, conosciamo Samuele e ci avventuriamo insieme a lui in un appuntamento romantico fortuito che gli fa perdere la testa. La seconda parte, invece, è, a tratti, noiosa, con molte scene che non aggiungono nulla alla trama, ma soprattutto ci porta a conoscere meglio sia il personaggio di Samuele che quello del suo interesse romantico, Emma. E conoscerli meglio non è un bene!

Tutti potrebbero notare, infatti, una dozzina di fastidiosissimi disturbi comportamentali e psicologici in entrambi i personaggi?

Samuele è letteralmente ossessivo con Emma. Non accetta i CHIARISSIMI no di lei, e arriva persino a svalutare il suo più grande successo nella storia pur di avere l’ennesima occasione con una donna focalizzata su sé stessa che a lui non pensa proprio.

Emma, d’altra parte, è l’emblema di una società individualista. Sicuramente ha delle difficoltà e delle fragilità (ma quelle le abbiamo tutti), ma ciò non toglie che non è lusinghiero il ritratto di lei che tratteggia Ammirati. Lei fugge, non risponde, scappa, si concede al dialogo a fatica e non riesce a mettere le cose in chiaro con Samuele.

La dinamica fra i due è sgradevole, dolorosa. Sembra quasi di vedere un sottone e una malessera (permettetemi i termini da social) raccontati tra le pagine di un libro che prometteva di dare aria ai sogni e al romanticismo.

Questo libro è un grande “vorrei ma non posso”. Ammirati ha sicuramente ottime qualità da romanziere, ma i suoi personaggi e questa storia non sono all’altezza delle sue potenzialità.

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