“Cuore nascosto” di Ferzan Ozpetek è un romanzo perfetto.
Questa è stata la mia prima impressione, dopo averlo ascoltato. Di sicuro, averlo fruito come audiolibro ha aiutato: ritengo, infatti, che sia una storia molto “teatrale”. La voce di Viola Graziosi si sposava alla perfezione con le vibrazioni della vicenda e dei suoi personaggi.
Cuore nascosto ci parla di un intreccio familiare, di vincoli e legami che nascono e muoiono a causa dell’arte – che sia pittura o recitazione -, ci parla d’amore. È un romanzo che parla di sogni, aspirazioni e ingenuità, di ricordi e di desideri.
Sono tante le tematiche che emergono nel percorso di vita di Alice, la nostra protagonista, improvvisamente sbalzata a Roma a vivere una vita così diversa da quella che si sarebbe aspettata, lontana da una madre dispotica e da una realtà opprimente.
È un romanzo sentimentale che accantona ogni aspirazione a divenire romanzo d’amore in senso tradizionale. Il focus è su due donne: Alice, chiamata a vivere la vita in modo onesto e coerente coi propri sogni, e Irene, la cui storia è fatta di passioni fortissime, nel bene e nel male.
È un po’ romanzo di formazione e un po’ romanzo familiare. Si può dire tutto e il contrario di un libro che ruba l’attenzione del lettore per la fragilità dei protagonisti e per la sensualità delle parole scelte per parlare di sentimenti.
Il finale, poi, è il fiore all’occhiello di una storia che, nella sua linearità, regala sorprese ed emozioni.
Serial Escape di Giovanni Di Rosa 