“Era bello appoggiare il proprio peso su un altro, fosse anche per un momento soltanto”.
Il giovane Mungo è un romanzo drammatico del 2022 di Douglas Stuart.
È la storia di un adolescente, cresciuto orfano di padre e con una madre alcolizzata sempre troppo concentrata su sé stessa per badare a lui. Mungo vive in una Glasgow difficile, nei primi anni Novanta, circondato da povertà, pregiudizio e violenza. Il fratello di Mungo, Hamish, è un delinquentello che non fa altro che mettere a rischio la vita e le prospettive del fratello minore, infischiandosene della natura fragile e sensibile di questi.
Mungo è omosessuale e si innamora di un ragazzo del quartiere, James. Il racconto drammatico e, a tratti, tragico della loro relazione mai vissuta alla luce del sole si intreccia con gli accadimenti del tempo presente, in cui Mungo si trova a pescare con un paio di pedofili alcolisti a cui la madre ha affidato il figlio più piccolo.
È una storia di vita, di disagio familiare. È una tragedia frutto dell’ignoranza e del pregiudizio. La Glasgow in cui vive Mungo assume le sembianze di un piccolo inferno sulla terra, in cui James è l’unico spiraglio di salvezza.
La parte finale del libro colpisce con la violenza di un pugno allo stomaco e riscatta un romanzo con un inizio troppo lento.
Nel complesso è un libro che parla meravigliosamente bene di quanto sia orrendo nascondere il proprio orientamento sessuale, di quanto sia orrendo non avere alleati nemmeno nella propria famiglia. È un romanzo che istruisce ed emoziona.
Ho delle perplessità sul fatto che questo romanzo diventerà presto una serie televisiva. Il tipo di storia si prestava certamente di più a un adattamento cinematografico.

