Recensione di “La ragazza che giocava con il fuoco” di Stieg Larsson: il secondo volume di Millennium ci ricorda il talento unico di Larsson

Stieg Larsson – La ragazza che giocava con il fuoco (Millennium vol. 2)

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Stieg Larsson rimane ai miei occhi uno scrittore dall’impareggiabile talento e dotato di una voce unica. Le mie opinioni su di lui vengono confermate da questo secondo volume della saga Millennium, dedicata al personaggio di Lisbeth Salander, che leggo diversi anni dopo aver recuperato “Uomini che odiano le donne”.

Si tratta di un thriller ben strutturato, che ruota attorno a un triplice omicidio la cui responsabilità viene attribuita alla nostra carismatica protagonista, chiamata ancora una volta a lottare in un mondo che la vuole piegare e sopprimere.

A dispetto di un’indagine credibile, sebbene con pochi misteri per il lettore, i temi centrali del romanzo sono diversi, rispetto all’obiettivo di scoprire il reale autore dei crimini:

Il primo focus del libro è la vendetta. La vendetta che consuma la sovversiva Salander che non vuole proprio accettare le regole di un mondo in cui gli uomini odiano le donne, soprattutto quelle di carattere e pronte a rispondere al fuoco con il fuoco.

Il secondo, invece, è proprio la protagonista, la nostra Lisbeth. Conoscerne ogni aspetto caratteriale, conoscerne la backstory, risulta il punto focale di un romanzo thriller che si regge bene in piedi, a prescindere dal sangue e dai delitti.

Larsson ha uno stile unico perché è uno dei pochi autori capaci di parlare di niente e di farlo con un ritmo incessante, senza annoiare mai. Le prime 200 pagine del libro si limitano a offrire qualche spunto che verrà esplorato in seguito. La storia prende avvio solo dopo moltissime pagine e, ciononostante, l’attenzione del lettore rimane alta. Larsson porta il suo pubblico a desiderare con veemenza che l’omicidio avvenga e a quel punto ha incastrato il lettore in un avvincente intreccio di segreti e personaggi che funziona a meraviglia.

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2 pensieri riguardo “Recensione di “La ragazza che giocava con il fuoco” di Stieg Larsson: il secondo volume di Millennium ci ricorda il talento unico di Larsson

  1. Bellissimo, l’ho letto anni fa e ricordo che non vedevo l’ora che finisse la giornata all’università per poter tornare a casa e andare avanti a leggere!

    Lisbeth è, alla fine, la vera protagonista di Millennium, secondo me, e in questo libro è un personaggio clamoroso! Mi si confondono un po’ gli eventi di questo libro e del terzo in testa, ormai, per cui non voglio rischiare di fare spoiler, ma ero affascinato da morire e ipnotizzato quando raccontava le sue azioni da hacker. E il modo in cui si scopre il suo passato… terrificante.

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