Volevamo prendere il cielo di Federica Bosco: una storia di rinascita che convince fino in fondo

Uno dei miei ultimi ascolti su Audible è stato “Volevamo prendere il cielo” di Federica Bosco.

Il romanzo, edito in Italia da Garzanti, è stata una bella sorpresa. Mi ci sono buttato quasi unicamente per il titolo che mi dava l’idea di una storia nostalgica. E alla fine quello che ne ho ottenuto è stata una storia piena di tragedie ma anche di vittorie, di alti e bassi, una storia che ci ha parlato di vita con positività sì, ma senza mai edulcorare la pillola.

Il romanzo racconta la vicenda di Linda che si trova catapultata nel mondo dorato dell’amica Corinna, ne conosce il fratello Leonardo e rimane incinta. Invisa alla terribile suocera, Linda sarà costretta a lasciare Leonardo e a incominciare una vita altrove, in Francia, lontano dai pregiudizi della vita di provincia.

Volevamo prendere il cielo è una storia di rinascita ma è anche una battaglia alle apparenze. Non è oro tutto ciò che luccica e tutti i personaggi della storia lo scopriranno, così come scopriranno che dagli errori e dagli inciampi possono nascere meraviglie.

Un cast di personaggi tridimensionali, diversissimi fra loro, portatori sani di pregi e difetti dell’umana specie e una storia lineare ma convincente: sono questi gli ingredienti di un romanzo che mi ha saputo davvero sorprendere. Ho adorato anche la voce dell’autrice, capace di dare vera vita alla storia che ha scritto con la sua lettura.

Unica imperfezione del romanzo? Leggermente ripetitiva l’ironia della protagonista che ricicla un po’ troppe volte lo stesso genere di battuta.

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