Il talento degli scomparsi di Claudio Bisio è un libro molto strano

Potrei iniziare e concludere la recensione di “Il talento degli scomparsi” di Claudio Bisio con soltanto cinque parole: è un libro molto strano.

Mi fa strano pensare che tra i libri contemporanei, uno dei più sperimentali che abbia letto sia stato scritto da un attore comico. Perché mi fa strano? Boh, forse pregiudizio. Di certo, Bisio con il suo romanzo d’esordio non ha voluto giocare “sicuro”. È andato all’attacco della pagina bianca e ci ha regalato un romanzo molto originale, soprattutto dal punto di vista strutturale.

Doppio pov, uno in terza, uno in seconda, meta-narrazione, satira letteraria, televisiva e cinematografica, ma anche una manciata di sentimenti.

È un libro strutturalmente non credibile, ma con tematiche, espedienti e momenti narrativi molto credibili.

Nonostante abbia apprezzato moltissimo l’audacia nel portare avanti questo progetto, ammetto che i troppi colpi di scena pronti a cambiare (no, a stravolgere) la percezione del lettore hanno inevitabilmente creato una confusione che guasta la fruizione del libro.

Alla fine, che dire? Non so se m’è piaciuto, però sono contento di averlo recuperato!

Potete comprarlo qui!

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