Come eco sul fiume di Tamara Gandolfi: un’indagine psicologica vincente dell’adolescenza

“Non devi sempre aspettare che le parole escano: a volte occorre andarle a cercare”.

Come eco sul fiume di Tamara Gandolfi

Comincio questa recensione, ringraziando l’autrice per la fiducia nell’avermi scelto per recensire la sua opera.

Come eco sul fiume è un romanzo che, a detta dell’autrice, non appartiene a nessun genere. In fondo è così, perché è un po’ una combinazione di più generi: romanzo di formazione, romanzo di sentimenti, narrativa generale.

È un libro che ci parla di un gruppo di adolescenti che un po’ sono alla ricerca di sé e un po’ si sono già trovati. Infatti, i personaggi che si muovono nelle pagine di Come eco sul fiume sono straordinariamente maturi, a volte persino troppo. Sciorinano citazioni auliche a memoria e si dimostrano assolutamente fuori dal comune. Gandolfi sceglie di raccontare la sua storia per il tramite di personaggi sopra la media, umanamente pieni, dotati di un’intelligenza e una sensibilità invidiabili.

Come eco sul fiume è un libro che propone il prototipo ideale di adolescente, di un adolescente che sceglie di aprirsi, di comunicare, di indagare i propri sentimenti.

“Quel tuo darti senza difese e senza freni sarà una sensazione che vorrai tante volte ripetere, ma alla quale le tue ferite e le tue paure non ti faranno più arrivare”.

Il romanzo parla di sogni – in particolare, nello sport e nel mondo della musica – e anche una storia d’amore omosessuale. In sottofondo abbiamo altri amori, altre dinamiche, ma alla fine l’attenzione viene catturata soprattutto da Andrea e Simone.

È una storia ricca, quasi un’opera omnia sui sentimenti adolescenziali, sulle relazioni interpersonali. Un’opera che offre molti insegnamenti e che, secondo me, andrebbe letta da tutti quelli che nell’adolescenza ci sono ancora, perché riesce a proporre strumenti utili, in materia sentimentale e relazionale.

L’aspetto che mi ha conquistato maggiormente è la psicologia dei personaggi. C’è molta verità nell’indagine psicologica dell’autrice che coglie alla perfezione i meccanismi e le dinamiche relazionali che descrive nel romanzo.

L’aspetto che, invece, a volte, mi ha convinto meno nella lettura è la (eccessiva?) ricchezza nel linguaggio dell’autrice, che inserisce in una scorrevolezza di base dei suoi periodi alcuni termini alti e non di uso comune e termini più tecnici e perifrasi che sfuggono dall’aura di letterarietà che impregna la maggior parte del testo.

Nel complesso, però, posso dire che Come eco sul fiume sia certamente un’opera contenutisticamente valida e di alto valore morale ed educativo.

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