Patriarcato criminale di Roberta Bruzzone: una lettura utile per tutti

Ho recuperato in questi giorni Patriarcato criminale di Roberta Bruzzone, criminologa e psicologa ormai conosciutissima in Italia.

Il saggio analizza il patriarcato in Italia e nella società occidentale e le sue “tendenze criminali”, per il tramite dell’esplorazione di tre casi emblematici in tal senso, ovvero quelle di Saman Abbas, Maria Chindamo e Giulia Cecchettin.

L’ho trovata una lettura molto utile, perché ribadisce quelli che sono i segnali d’allarme, quelli che sono i rischi per le donne e le possibili strategie di difesa nei casi in cui il codice patriarcale si trasforma in una vera e propria minaccia per l’incolumità.

Le storie scelte da Bruzzone sono molto significative e tutte hanno l’efficacia di sconvolgere, di rimanere impresse. Tutte ci fanno capire il potere spaventoso di una società patriarcale che si chiude attorno alle donne che deviano dalla regola, che rivendicano indipendenza, a discapito del volere dell’uomo.

Bruzzone riepiloga dati, aiuta e orienta l’agire delle donne e analizza casi di cronaca. Il libro è lucido, non rivoluzionario, ma rispetta le aspettative che avevo nell’approcciarmici.

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