Con un po’ di fatica (a causa di una mente poco libera e rilassata), mi sono dedicato alla visione della seconda stagione di una delle serie più importanti e celebrate di Netflix, House of Cards.
Questa stagione, incentrata su un conflitto commerciale fra Cina e Stati Uniti, è stata, a tratti, molto più difficile da seguire, ma piena di spunti di cui parlare.
Sul piano narrativo, va apprezzata la scelta registica di dare ai fan molto di cui parlare e più filoni narrativi degni di nota. Dalla morte di Zoe Barnes, alle investigazioni informatiche, al ruolo di Tusk, passando per – ovviamente – le aspirazioni del malefico Underwood di spodestare il Presidente in carica.
Lo show è stato pieno di sviluppi narrativi e di colpi di scena, che non hanno certamente permesso allo spettatore di annoiarsi. E, anzi, la serie si è rivelata, a volte, anche parecchio complessa – per un intreccio arduo da sbrogliare -, se non altro per chi di politica estera e di intrighi del potere non se ne intendeva, prima di cimentarsi nella visione dello show di Willimon.
La cosa più interessante, tuttavia, è stata certamente una: l’evoluzione e la descrizione della coppia Frank-Claire. In questa seconda annata, infatti, la moglie del VP Underwood è assurta al ruolo di vera co-protagonista. Una perfetta compagna per le malefatte del marito, che si è rivelato come il diavolo in persona. Un individuo così subdolo e pericoloso da mettere i brividi a chiunque si sia appassionato alla serie.
Tuttavia, la ripulsa che lo spettatore prova nei confronti del protagonista, in questa serie è sicuramente un pregio e uno dei motivi per cui vanno fatti gli applausi a Kevin Spacey per la sua magistrale interpretazione. Ha portato sulle scene un personaggio così vivido e disturbante che in una serie dedicata alla politica avremmo faticato ad immaginare.
Spero questi pochi pensieri sparsi possano allietare chi ha sempre seguito la serie, ma anche chi sta meditando di approcciarvisi. Ci sono tanti spunti e tante riflessioni che la visione di un simile show suscita, ed è questa la vera ragione per cui House of Cards è un prodotto di cui non si può fare a meno.