“Non capivo come si potesse vivere in un mondo pieno di cattiveria senza che te ne restasse un po’ dentro. Come si poteva vivere senza un po’ di cattiveria?”
E torniamo a leggere un libro a tematica queer, con uno dei titoli più chiacchierati dell’ultimo anno: “Aristotle e Dante scoprono i segreti dell’universo” di Benjamin Alire Saenz.
In questo romanzo, edito in Italia da Mondadori, seguiamo le vicende di due adolescenti, Aristotle e Dante. Due messicani che vivono insieme alle rispettive famiglie a El Paso.
Tra loro nasce un’amicizia destinata a cambiare le loro vite. Aristotle, detto Ari, non ha mai avuto amici e continua a lottare con il desiderio di scoprire di più della sua famiglia e dei segreti che aleggiano all’interno della sua casa. Dante è una ventata di bontà, entusiasmo e assurdità nella sua vita. È il primo amico della sua vita, una persona per cui Ari è disposto a rischiare anche la vita (e lo fa davvero).
Si tratta di un romanzo che vede i due protagonisti crescere, prima vicini (vicinissimi) e poi distanti, e poi riunirsi per tirare le somme di un rapporto che inizia a diventare enigmatico, fuori dagli schemi. Non c’è un’etichetta. Ari scappa da sé stesso, Dante rischia di nuovo la vita e l’incolumità per vivere alla luce del sole la propria omosessualità.
“Il problema è che quando cerchi di non pensare a qualcosa finisci per pensarci ancora di più.”
Si tratta di un romanzo delicato, dolce, scritto in modo impeccabile, con una costruzione sia delle scene che dei periodi che lascia piacevolmente soddisfatti.
Saenz è bravo a utilizzare una tematica molto conosciuta e apprezzata e a raccontarla con un tono di voce riconoscibile.
Non possiamo non innamorarci di Aristotle e Dante e delle loro famiglie. Un romanzo che consiglio, una piccola grande coccola al cuore!


“Aristotle e Dante scoprono i segreti dell’universo” sembra essere un romanzo che esplora in modo profondo e sensibile la scoperta di sé e dell’amore. Apprezzo come hai evidenziato la crescita dei personaggi e la complessità delle loro emozioni. La citazione che hai incluso sulla cattiveria nel mondo è particolarmente potente e mi ha colpito molto. È interessante come Saenz riesca a intrecciare temi universali con le specifiche esperienze culturali dei protagonisti. La loro amicizia e il viaggio verso l’accettazione personale sembrano offrire una prospettiva unica e toccante.
Grazie per aver condiviso la tua opinione, mi hai convinto a leggere questo libro!
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Voglio leggerlo anche io ❤
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