Recensione (No Spoiler) di Killing Eve

Qualche settimana fa avevo riportato le prime impressioni (qui) su quella che era la nuova avventura televisiva di Sandra Oh (Cristina in Grey’s Anatomy). La serie di cui è stata protagonista, Killing Eve, è stata trasmessa da BBC America ed ha visto una prima stagione di appena otto puntate. Oggi, alla conclusione della visione di questa prima stagione, proporrò una breve recensione che possa stimolarvi (o allontanarvi) alla visione della serie in questione.

Killing Eve è una serie thriller, tratta da una serie di romanzi dedicati ad un’assassina psicopatica (Villanelle/Oksana), che si rivela essere uno dei sicari al soldo di un’organizzazione, le cui intenzioni restano, tuttavia, oscure nel corso della prima stagione.

Alla ricerca di Villanelle (Jodie Comer) vi è Eve Polastri (Sandra Oh), un membro dell’intelligence britannica che presto svilupperà una strana connessione, dai tratti esplicitamente erotici (almeno nella visione di Villanelle), con l’assassina. Il rapporto fra assassina e inseguitrice e le fantasie di una Eve, ossessionata dagli omicidi e poi dalla ricerca di Villanelle, sono i leit motiv, nonché i nuclei fondamentali, dello show.

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La serie, a mio modo di vedere, ha fatto alcune cose ottimamente e altre in modo troppo sbrigativo. La psicologia di Eve andava approfondita meglio e, alla fine della fiera, il finale a cui si assiste è praticamente un trionfo di irrazionalità, che solo parzialmente può essere accettabile e giustificato sulla base di quelle che erano state le evoluzioni della vita e della carriera di Eve.

Jodie Comer ruba, spesso e bene, la scena, con un’ottima interpretazione di un personaggio che rischiava di sfociare nel macchiettistico, e che invece appare come il principale punto di forza della serie TV.

Dover concentrare l’evoluzione del rapporto tra le due protagonista e il progresso delle indagini in soli otto episodi, alla fine, appare un danno significativo per uno show che poteva avere sicuramente un maggiore impatto e una migliore attenzione per i dettagli. D’altra parte lo show si rivela sempre divertente e gradevole (anche nei suoi episodi con meno pretese).

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Concludo la recensione, anticipandovi che la serie è stata rinnovata per una seconda stagione ancora prima della sua premiere televisiva. Sembra però incerto che lo show abbia una durata più lunga, in quanto i rating sono stati discreti, ma al di sotto delle aspettative.

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