Il ritorno di Medici: forse incominciamo a ragionare

Avevo seguito la prima stagione di Medici, serie nata da una co-produzione italo britannica, con un po’ di noia, stimolato più dalla curiosità di confrontarmi con quello che stava diventando un fenomeno in Italia che dall’interesse per lo show in sé, che nella sua prima stagione ho trovato tutto fuorché esaltante.

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Per prima cosa mi aveva poco convinto – e continua a convincermi poco – lo stile recitativo (e di doppiaggio) adottato nella serie, con una recitazione enfatica e più teatrale che cinematografica che mi porta a sentire una certa distanza dallo show e dalle sue storie. È come se non si riuscisse mai a far immedesimare lo spettatore con le storie narrate nel programma.

Eppure, pur essendo ancora evidente questo problema, ho trovato le prime due puntate di questa seconda stagione sicuramente più convincenti di quelle della prima stagione.

Ho trovato una maggiore fluidità narrativa, e una maggiore facilità di comprensione di quelle che sono le trame che si dipanano nel programma, che in questa stagione (non a caso sottotitolata “The Magnificent”) si pone l’obiettivo di raccontare la faida fra Medici e Pazzi, le due famiglie di banchieri della Firenze quattrocentesca, e specialmente di descrivere l’ascesa di Lorenzo de’ Medici.

Ho apprezzato anche le scelte di cast fatte per questa stagione, che confermano, a mio modo di vedere, il successo della prima stagione e la possibilità di gestire un budget cospicuo per allestire lo show.

Daniel Sharman, Lorenzo, attore conosciuto soprattutto per teen series statunitensi (tra cui Teen Wolf e The Originals), sembra perfetto per il ruolo. Il suo volto ammaliante e la sua delicatezza sembrano ideali per creare un protagonista, nobile e raffinato, ma allo stesso tempo in grado di creare una connessione con il pubblico e di non alimentare la distanza che l’atmosfera da “grande recitata in costumone” a volte disturba il pubblico.

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Al suo fianco, però, notiamo soprattutto due volti noti: Bradley James (Giuliano de’ Medici), noto prevalentemente per essere stato protagonista di Merlin, e Sean Bean (Jacopo Pazzi), che di certo non ha bisogno di presentazioni.

Forse l’unico errore nel cast è quell’Aurora Ruffino, che continua a farmi storcere il naso, con la sua recitazione posticcia ed eccessivamente patetica. Forse sta bene nei panni di Bianca de’Medici, ma di certo sarebbe meglio parlasse il meno possibile.

Queste sono soltanto alcune opinioni sparse sulla serie, da poco ritornata in televisione, e che mi auguro vivamente convinca di più e venga seguita per la sua qualità e le sue attrattive piuttosto che per il contesto, la fotografia o i personaggi famosi al suo interno.

4 pensieri riguardo “Il ritorno di Medici: forse incominciamo a ragionare

  1. Avevo letto il post l’altro giorno ma poi mi sono dimenticata di commentare, quindi lo faccio ora!
    Anche io per ora ho preferito questa seconda stagione, l’ho trovata molto più interessante.
    Spero di riuscire a vederla anche stasera. Con il maltempo oggi non funzionava la tv. Per fortuna c’è sempre Rai Play ☺️

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