Se ne è parlato moltissimo in queste ultime settimane, e non potevo esimermi dal parlarne anche io. YOU è una serie televisiva, rilasciata in Italia su Netflix, ma distribuita originariamente negli USA dall’emittente Lifetime. Ideata da Sera Gamble e Greg Berlanti, YOU è tratta da una coppia di romanzi della scrittrice Caroline Kepnes (ormai quasi ogni serie “di grido” è la trasposizione di un libro).
Lo show parla dell’amore fra Joe Goldberg (Penn Badgley) e Beck (Elizabeth Lail). Sembrerebbe uno show come tanti altri, ma, in realtà, è molto differente. Joe, infatti, rivela quasi immediatamente di essere affetto da alcuni disturbi psichici, che lo portano, in definitiva, ad essere un vero e proprio stalker. Beck, nel corso della serie, diviene in maniera esplicita la “droga” di Joe, il quale è disposto letteralmente a far fuori ogni singola persona che si frapponga fra lui e il suo desiderio romantico.
È un programma che tratta una tematica, ovviamente, delicata e la tratta senza riguardo, senza delicatezze. Anzi, per la quasi intera durata della serie, il modo in cui vengono raccontati gli eventi, porta lo spettatore a immedesimarsi più con lo stalker che con la vittima. Possibilmente Beck e Joe sono stati ben calibrati per creare questa sensazione di dubbio, di spaesamento nel pubblico. Lei è un vero disastro come persona, sembra incapace di essere fedele, lui, invece, è disposto a tutto, ma sembra anche nutrire dei veri sentimenti. E allora non è così facile scegliere da chi parte stare…
Forse, questa controversa narrazione, è proprio uno dei motivi per cui YOU è stata tanto discussa, e uno dei motivi per cui viene criticata da molti. Sembra portare il pubblico a entrare in empatia col carnefice e non con la vittima, in un percorso narrativo ai limiti del surreale, che offre continui e stupefacenti colpi di scena.
La serie, a mio modo di vedere, è ben realizzata ed è molto intrigante. L’unicità di avere un contatto così serrato con la psiche di uno stalker e con le sue distorsioni è il vero pregio di YOU. Ci si ritrova a voler sapere sempre di più e ad esser curiosi di come andrà a finire.
L’unico difetto, notato da molti spettatori, è il fatto che i troppi colpi di scena finiscono per rendere surreale la storia, fino al punto da non ritenere plausibile che il protagonista la faccia sempre franca.
Il pregio più grande, invece, per me è Penn Badgley. La sua recitazione è davvero incredibile. La sua mimica è eccezionale. Il modo in cui indossa le vesti di uno stalker è eccellente e senza precedenti. Davvero una performance eccezionale.
In conclusione che dire? YOU è davvero qualcosa di mai visto ed è davvero un prodotto avvincente, che mi sento di consigliare.