- Le serie Nonsense non fanno “figo”
Io vi vedo, critici seri, professionisti della recensione. Lo so che storcete il naso. A voi piace pompare serie in cui il materiale, le storie e i riferimenti sono messi nel mix di una serie televisiva senza fare troppa attenzione alla logicità e alla linearità della storyline al centro della serie stessa.
Ma la storia e il pubblico dimostrano una cosa: quando una serie è totalmente nonsense e sembra scritta da uno sceneggiatore in preda agli effetti degli acidi non va avanti per molte stagioni.
Due esempi? Dirk Gently e Unbreakable Kimmy. Nel primo caso, sin dall’inizio, non si comprendeva quale fosse il filone narrativo da seguire (e tutti lo ammettevano di non aver capito nulla, ma, allo stesso tempo, erano entusiasti). Nel secondo caso, la sitcom Netflix aveva calibrato benissimo elemento comico-demenziale, satira politica, parodie e un briciolo di storyline. A partire dalla terza stagione la serie è diventata un Nonsense incredibile e sappiamo tutti com’è andata a finire: un’altra stagione e poi chiusura.
- Inception ha fatto male ai registi delle serie TV
Faccio coming out: non mi è piaciuto il film di Nolan. A differenza mia, però, i registi americani, e non, sembrano averlo adorato. Quante sono le serie con centordici piani narrativi differenti e non si sa mai che cos’è vero e cosa no? Un mare.
Sinceramente credo che una narrazione multilivello debba essere l’eccezione e non la regola. E se si crea una narrazione così complessa e pluristrutturata, bisognerebbe quanto meno fare in modo di mantenere sempre ALTISSIMA l’attenzione dello spettatore, altrimenti è un disastro.
Esempio di chi ha strafatto da questo punto di vista? Legion.
D’accordissimo! Specialmente sulle puntate lunghe e lente a metà stagione
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In fondo ne avevamo accennato anche riguardo al tuo post su got 😉
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