Vi parlo di “Vivere Ancora” di Rosy Tomaselli

Come tutti saprete, il mese scorso ho presentato il mio libro. Tra le persone presenti in sala c’era Rosy Tomaselli, una poetessa catanese, che mi ha omaggiato della sua presenza.

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Dato che Rosy si è interessata al mio mondo letterario, ho deciso di leggere una delle sue raccolte e di parlarne sul blog, così da esplorare un po’ il suo mondo e farvi scoprire qualcosa in più di lei.

Mi ha fatto piacere immergermi nel mondo letterario di Rosy, perché, con lei, penso di condividere un amore forte e feroce per il mondo della scrittura e, come lei, vedo la scrittura come uno strumento di espressione di sentimenti, sensibilità e interiorità.

Certo, io cerco di parlare di vita vera per il tramite di storie e con la prosa, mentre lei si affida allo strumento della poesia.

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La raccolta che mi è stata consigliata da un paio di amici, per conoscere Rosy, si intitola “Vivere Ancora”. Dalla lettura delle sue poesie, mi sento di dire che “Vivere Ancora” sia più di un messaggio a se stessa, più di un desiderio di vivere, ancora, anche quando l’amore ti delude o non ti senti più in te. C’è qualcosa di più, di forte, che non può essere imbrigliato nei versi di Rosy né nel suo progetto editoriale. E questo è il suo desiderio di parlare d’amore. L’amore nelle sue forme più svariate, da quello romantico fino a quello familiare. Mi hanno colpito, in particolare, le poesie dedicate alla madre e alla figlia, che mostrano un lato di Rosy meno passionale e più delicato.

Dietro la personalità dell’autrice, che vibra nella raccolta, c’è, però, sempre quel pensiero rivolto all’amore. A un amore che, nella vita di Rosy, non è stato mai semplice. Ma, in fondo, per chi scrive e ha una grande sensibilità, amare non è mai cosa semplice. Doniamo tutto di noi e ci aspettiamo lo stesso in cambio. E, allo stesso tempo, amiamo anche il mondo di fantasia in cui ci piace immergerci. Amiamo i nostri sogni e amiamo andare via dalla realtà e contemplare quello che abbiamo, per capire se ciò che ci offre la vita corrisponde a ciò che abbiamo sognato per noi stessi.

Tra le poesie che mi hanno colpito di più, oltre a “Lettera a mia madre”, annovero anche “Notti d’Estate” e “Cuore Vagabondo”, che descrivono alla perfezione un dualismo fra interiorità e apertura ai sentimenti.

Faccio i complimenti all’autrice per essersi descritta e aver descritto un soggetto imperfetto, che non si arrende di fronte a niente e che accetta di amare, malgrado i propri limiti e gli ostacoli imposti dalla vita.

Qui il link, se volete acquistare il suo lavoro.

Qui il link, se volete seguire la sua pagina e scoprire di più della sua poesia.

Ci rivediamo martedì prossimo sulle pagine del blog!

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