Mai senza parole #4

Una cosa che tendo a non spiegarmi mai è quel senso di malinconia che divampa quando scocca la mezzanotte del 31 Agosto, forse pure prima. Non mi spiego davvero perché abbia sviluppato questo rapporto di amore e odio con la data del mio compleanno.

Anno dopo anno, sono finito sempre a organizzare più o meno piccole festicciole. L’idea sembrava sempre ganza, prima di festeggiare effettivamente. Poi, col tempo, tutti quei piccoli fastidi che ho sempre provato si sono ingigantiti.

Prima il problema era stare al centro dell’attenzione. Da gran timidone quale sono, infatti, ho sempre odiato mettermi al centro di una stanza e sentirmi cantare “Tanti auguri a te”. Sul serio, mi veniva voglia di scappare, correndo come Beep Beep. Ma poi non è stato solo questo. E’ iniziata l’ansia da “questa persona a cui tengo mi farà gli auguri?” e anche “questa persona verrà alla festa?”.

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Non so chi di voi faccia il compleanno in estate, ma scommetto che da bambino si ritrovava le feste desolate e una buona parte degli invitati a Ibiza o chissà dove in vacanza con la famiglia. Oppure rinchiuso nella casa della villeggiatura o con qualche parente che proprio il giorno dopo doveva ritornare a casa… Fatto sta che i bambini che nascono in estate devono essere forti e capire presto che importa MOLTO poco agli altri che sia il tuo compleanno o meno.

Allo stesso tempo, un’altra problematica fastidiosa è sempre stata il caldo. Mi piace festeggiare a casa, ma se hai molti invitati e abiti in una città del Meridione, allora finisce che costringi gli invitati a una bollente sofferenza. Ricordo che quando festeggiai 14 anni se ne andarono via circa 30 litri di acqua, altrimenti si rischiava la disidratazione anche dentro le mura di casa. Tra l’altro, da quel che ho capito, il destino mi ha assegnato una piccola maledizione: quando organizzo qualcosa o succede qualcosa di importante, allora, il caldo si intensifica, diventa torrido, insopportabile. Mi sono laureato nel 23 Luglio più tremendo che io ricordi a memoria d’uomo, per fare un esempio.

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Con gli anni, poi, il compleanno è diventata occasione perfetta per le persone di farmi capire quanto gli stessi sugli zebedei, per il tramite dei mancati auguri o della mancata presenza alla festa con scuse pressocchè simili a “anche se sei amico di infanzia, siamo stati attaccati per centododici anni, quest’anno vado al compleanno della sorella della zia della cugina della mia amica delle medie”.

E va bene così, si cresce. Anche le feste perdono importanza. Per me, ad esempio, quest’anno la festa è stata la mia presentazione e il regalo più grande è stato quello di coloro che hanno deciso di leggere il mio libro. Quindi, per me, va anche bene così. Oggi me lo passo in famiglia, mi rilasso, senza l’inquietudine di stare ad aspettare il messaggio dell’ultimo secondo in cui “Scusa, ma proprio non posso venire”. Rimangono poche persone nella vita, davvero entusiaste di te, e io posso dire che, seppur pochissime, ci sono e sono felice di questo. Sono fortunato e lo penserò sempre.

Chiudo, ringraziando ancora chi ha preso il mio libro (che è in promo a 0.99 cent fino a dopodomani). Vi assicuro che, anche se è una cifra irrisoria, con cui non mi arricchisco ovviamente, è una cosa importantissima distribuire una copia e far sì che venga letto anche da un singolo lettore. Mi serve a capire se ha senso continuare a lottare su ogni millimetro per trovare una dimensione anche come scrittore (principalmente come scrittore sarebbe troppa grazia…).

Che questi innumerevoli 26 anni mi portino verso grandi cose e verso nuovi momenti di felicità. E la felicità la auguro anche a voi, che mi seguite e mi sostenete. Come ho già detto altre volte: lo stesso raccontare non esisterebbe, senza nessuno che ti ascolta. Quindi, nel mio percorso, siete più importanti di me!

La canzone di oggi:

19 pensieri riguardo “Mai senza parole #4

      1. Sono nato d’inverno, esattamente dieci giorni dopo Natale – per questo parenti (a parte i miei genitori) e amici si sono sempre ritenuti esenti dall’obbligo di farmi “altri” regali 😏

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  1. L’anno scorso ho festeggiato ben un mese dopo il mio compleanno: li faccio il primo Aprile, e ho festeggiato il 30, perché prima non io e i miei amici non siamo riusciti a trovare una data o qualche imprevisto ci costringeva a rimandare – non è semplice mettere d’accordo delle persone che hanno tutti un lavoro diverso con orari diversi! Però è stato bellissimo perché nel corso del mese ho festeggiato tante volte con tante persone diverse (prima con la mia famiglia, poi con mia sorella che abita lontano, e così via fino al trenta), ed è stato come se tutto il mese fosse stato il mio compleanno!

    Per quanto riguarda le feste, non è necessario fare grandi cose, secondo me; quest’anno ho fatto serata con alcuni amici, eravamo in cinque ed è stato bellissimo anche se non abbiamo fatto nulla di particolare. L’importante è trovarsi bene con le persone che hai intorno.

    Ancora auguri!!!

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  2. Avevo letto il post qualche giorno fa ma non sono riuscita a commentare prima.
    Comunque io ho imparato a festeggiare con le persone che mi sono davvero vicine.
    Preferisco così, e so che almeno loro vogliono esserci davvero. Sto meglio io e anche chi mi festeggia

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