Ho tante idee e anche un po’ confuse, approcciandomi alla recensione del Capitolo 2 di IT.
Ho deciso, dopo aver riflettuto a lungo, comunque, di fare la mia recensione, senza prima leggere le opinioni della critica o degli altri blogger. Preferisco essere libero da preconcetti per sviluppare quella che sarà sicuramente una delle recensioni più difficili di questi mesi.
Difficile perché c’è tanto, troppo da dire sul film diretto da Andrés Muschietti.
Comincerei col dire che questo rifacimento – al contrario dell’originale trasposizione cinematografica del 1990 – ha puntato molto su un’impostazione narrativa che avesse tanto del letterario e poco del cinematografico. Le continue digressioni, i tempi dilatati, la scarsa attenzione al ritmo narrativo. Si voleva rendere grandi, incredibili le immagini partorite dalla penna di Stephen King tramite un film con effetti speciali meravigliosi. E, in effetti, la cosa che più mi ha colpito di questo film sono le immagini, gli effetti speciali, la CGI e i colori. A livello visivo It Chapter Two è forse uno dei film più di impatto che io ricordi e abbia mai visto. Stavamo parlando, però, di letterario e cinematografico.
Muschietti, come avevo anticipato, pare non aver dato peso alle esigenze tipiche di una narrazione filmica, altrimenti ci sarebbe stata un’opera di taglio importante, che avrebbe portato all’eliminazione di almeno mezz’ora di film.
Non so se il regista abbia scelto di tenere tantissime scene e di attingere molto a un romanzo, che è tanto grande che nemmeno un film di 20 ore riuscirebbe a trasporre per intero, per fare fanservice. Sappiamo bene che il pubblico critica sempre quando ci si discosta dall’opera letteraria originale. O se lo abbia fatto perché anche lui innamorato delle atmosfere e delle scene di King (tra l’altro apparso in un cameo). Tuttavia, pur non sapendo le motivazioni alla base, posso dire di aver trovato un po’ pesante la visione di questi 165 minuti di film, ben realizzati ma non sempre animati da un ritmo incalzante.
*SPOILER ALERT*
D’altra parte, pur cercando di mantenere un’impostazione letteraria, non si può sottacere che Muschietti abbia comunque fatto importanti cambiamenti rispetto al libro, fino al punto di snaturare alcune situazioni del libro. Partiamo col dire che, nel libro, Rich Tozier non è gay o comunque non si comprende questo amore omoerotico provato nei confronti di Eddie (perché questo è ciò che viene narrato nel film, seppur in modo delicato). E, in secondo luogo, quello che mi preme di più è che in It non esiste niente di pulito, niente di chiaro, mentre nel film It è il male e, sconfitto It, ritorna la luce.
Nei due film si sono evitate scene molto importanti per la narrazione, come la scena in cui, da ragazzini, tutti fanno sesso con Beverly (anche se questa sarebbe dovuta andare nel primo capitolo e sarebbe stata censurata in tutti i cinema), la scena in cui Bowers pugnala Mike alla gamba (e in generale Bowers è poco più che una macchietta nel film), il ritorno di fiamma fra Bill e Beverly, prima che Beverly si avvicini a Ben. Soprattutto questo: i rapporti sentimentali. Nel libro Bill tradisce la moglie con Beverly e Beverly è pienamente in un triangolo amoroso, che vive in chiaroscuro. Non c’è quella semplicità e pulizia tipica da lieto fine che invece viene descritta nel film. Ma anche il finale, nel libro, è molto più dolceamaro, con loro che sono destinati a perdersi ancora.
Chiudo, commentando un aspetto positivo del film, ovvero il cast. Credo che siano riusciti a trovare attori molto somiglianti a quelli scelti per fare gli stessi ruoli da giovani. Specialmente trovo che Isaiah Mustafa, James Ransone e Andy Bean fossero assolutamente perfetti come Mike, Eddie e Stan da adulti. La Chastain ha interpretato un ruolo monoespressivo, che mi ha ricordato i fasti della nostra italianissima Margherita Buy. Ma la sto buttando un po’ sul ridere. Bill Hader è stato il vero protagonista della pellicola, interpretando un Rich che aveva un copione molto più efficace di quello di Bill (James McAvoy), ma di questo stravolgimento di gerarchia di importanza fra personaggi mi interessa poco. Non penso che la sceneggiatura né il cast abbiano causato danni alla pellicola.
E’ un film, comunque, che offre così tanti spunti che ovviamente vi consiglio di andare a vedere!
ho letto il libro
conviene aspettare di avere visto il film o è abbastanza fedele da legittimarmi la lettura degli spoiler?
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Beh forse ti conviene vedere prima il film perché parlo di ciò che è stato trasposto in maniera differente! Ne parleremo in seguito 🙂
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Ok
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A me è piaciuto molto, anche perché ha evitato un cliché ricorrente e anzi ribartandolo: nel film non vediamo mai le tette di jessica ma invece è il corpo di ben che molte volte viene mostrato e commentato quasi mettendo a disagio.
Le scene con it sono belle ma hanno dato troppo spazio ai ricordi giovanili
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Sono contento ti sia piaciuto. Per me è un film non perfetto, ma non meritava assolutamente tutto questo accanimento.
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Io preferisco la miniserie a entrambi. Questo lo preferisco all’altro solo perché essendoci adulti hanno potuto mostrare più pelle, più sangue e tematiche più mature
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aspetta, ti ho riletto
in che senso tutto questo accanimento?
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È molto criticato il film dai fan.
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io ho letto il libro e secondo me è abbastanza fedele
non farò uno dei miei paragoni perke ho letto il libro almeno due anni fa ( e non me lo rileggo un mattone del genere ) ma pur avendo cambiato o omesso notevoli dettagli (scene d sesso, trasformazioni e dettagli sui personaggi) lo trovo molto fedele 🙂
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Concordo su tutto!
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La nostra italianissima Margherita Buy! Mi hai steso! 🤣🤣🤣
Purtroppo però è vero, ha tanto voluto il ruolo ma alla fine non si spreme troppo, e dire che di occasioni ne avrebbe avute, al contrario di altri (tipo Ben, ma anche nel libro da adulto è un po’ defilato).
La cosa di Richie ha lasciato perplesso anche me, soprattutto perchè è del tutto gratuita: non serve a niente! Temo possa essere solo un riferimento alle fanfiction slash che hanno intestato i social negli ultimi due anni; purtroppo gli americani sono abbastanza grossolani da non poter concepire un’amicizia profonda tra due uomini senza buttarla sull’omosessualità.
In generale direi un film carino, molto semplificato rispetto al libro e non sempre perfettamente riuscito ma che si lascia guardare.
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Grazie del commento. Dicono King sia entusiasta comunque della love story fra Eddie e Richie.
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Già nel primo capitolo mi sarei aspettato il rito di Chud e la Tartaruga, e invece…
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E invece dobbiamo aspettare il reboot del 2040 😂
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Prima o poi ce la faranno…
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😂 già
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