Devo ammetterlo, pochi libri sono riusciti a stupirmi come “On Writing“. Il libro di Stephen King, che fonde in uno stesso volume un’autobiografia e un manuale di scrittura creativa, è uno dei regali più azzeccati che abbia ricevuto negli ultimi anni.
Mai avrei creduto che potesse risultare così importante approcciarmi a questa lettura e trovare così tanti spunti interessanti.
Parto col dire che provo una fortissima ammirazione per Stephen King. Trovo che la sua schiettezza e la fluidità con cui si esprime abbiano qualcosa di geniale. E il genio, ovviamente, vibra anche nelle pagine dei suoi libri, pertanto le motivazioni ad approcciarmi a questo libro erano moltissime. Per non parlare di quanto si sia parlato di “On Writing” in tante pagine dedicate agli scrittori o alla scrittura creativa.
In questo articolo, però, voglio andare per gradi. Partendo dall’autobiografia e finendo per trattare gli aspetti più attinenti alla scrittura creativa.
COME KING PARLA DI SE STESSO:
Credo che sia veramente divertente leggere l’autobiografia di King, perché svela tanti retroscena sulla realizzazione delle sue opere ma anche esplicita parti del vissuto personale (e del vissuto un po’ di ogni scrittore) che meritavano di uscire fuori.
Per esempio, King dissacra il 90% delle domande che gli vengono rivolte dai giornalisti. Afferma senza mezzi termini che la curiosità morbosa che si ha nei confronti di chi scrive storie dell’orrore è priva di giustificazione. Si sbaglia a pensare che non si possa creare storie di qualsiasi genere solo a seguito di traumi o che si possa parlare solo di quello che si è vissuto durante la propria vita. King esalta sempre il potere dell’immaginazione, che diventa anche tematica importantissima delle sue opere.
Lui si presenta come una persona normale, che sì, ha avuto anche degli anni difficili, ma che, alla fine, ha trovato la sua ispirazione dalla connessione di idee estemporanee piuttosto che da una mente malata e disturbata, come piacerebbe sentire a molti.
COME KING PARLA DELLA SCRITTURA:
Ve lo dico, leggendo le pagine di “On Writing” si può imparare sulla scrittura molto di più di quanto accadrebbe frequentando un corso di scrittura. Davvero, King dà suggerimenti ed esempi efficacissimi, ti fa capire perché scrivere FUNZIONA meglio in un certo modo piuttosto che in un altro.
Sul blog anticipo un paio di grafiche che caricherò a breve su Instagram, per darvi un assaggio di ciò che l’autore suggerisce allo scrittore in erba!
Credete che, lette queste infografiche, sappiate tutto ciò che c’è da sapere? Vi sbagliate di grosso, e ve lo dico perché solo leggendo il libro riuscirete a fare propri alcuni meccanismi e a darvi una spiegazione razionale ai perché che assillano gli aspiranti scrittori.
Perché evitare gli avverbi?
Perché evitare la forma passiva?
Ma di King, comunque, si apprezza un approccio possibilista e disteso, che cerca di stimolare chiunque, ponendosi lontano anni luce dagli snobismi tipici degli autori di successo. Chiunque può scrivere, a patto che possieda i giusti prerequisiti.
Non posso fare un riassunto dettagliato del libro, perché infrangerei il copyright, ma posso senz’altro consigliarvi ancora di dare una chance a questo libro!
Se preferite una recensione “da ascoltare”, eccovi il video direttamente dal mio canale youtube.
Grazie mooooolto interessante
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Grazie a te del commento. 😊
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Molto interessante.
Tre o quattro ore al giorno di scrittura sono abbastanza impossibili però per chi non lo fa di mestiere 😅
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Verissimo. Purtroppo aggiungerei
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Vero, l’ho letto per curiosità, anche a me é piaciuto..
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Grazie per il commento. 😊
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