Cult Movies #30: Tutti Pazzi Per Mary

Oggi parliamo di un comedy intramontabile che un po’ tutti conosciamo, ovvero “Tutti pazzi per Mary” (“There’s something about Mary”), pellicola del 1998 diretta da Peter e Bobby Farrelly.

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Per quei pochi che ancora non lo conoscessero, la storia ruota alla vita di Mary Jensen (Cameron Diaz), un’affascinante ragazza che fa girare alla testa a tutti i ragazzi del suo liceo, ma che, chissà per quale ragione, decide di invitare al ballo Ted (Ben Stiller), un ragazzo decisamente bruttino e un po’ “socially awkward”. Dopo una tragicomica serata del ballo che finisce col ricovero di Ted, i due si perdono di vista, senza che lui si dimentichi mai di Mary. Ted ritorna sulle tracce di Mary grazie a un detective privato (Matt Dillon), che, però, riempirà Ted di notizie false sul conto di Mary pur di avere una chance di provarci con lei. In un susseguirsi di scene demenziali e sulla falsariga di una comicità sempre un po’ troppo sopra le righe, si giungerà a un confronto fra gli innumerevoli spasimanti di Mary, che, nel finale del film, farà finalmente la sua scelta.

Il film che partiva con un budget di 23 milioni riuscì a diventare una hit al box office, raggiungendo i 176 milioni al botteghino, venendo, peraltro, apprezzato dal pubblico e dalla critica.

La nota di colore, però, è che il successo di questo film è stato anche un po’ imprevisto, dal momento che persino l’agente di Cameron Diaz le aveva sconsigliato di prendere parte al film.

Era difficile immaginarsi che una commedia con una comicità infantile e spesso poco “politicamente corretta” ottenesse i consensi che ha ottenuto, ma la freschezza e il ritmo della commedia, combinate alle performance attoriali della Diaz e di Stiller, sono riusciti a rendere “Tutti pazzi per Mary” quel cult della commedia cinematografica americana che tutti conosciamo.

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Devo ammetterlo, è un film che in più scene mi lascia perplesso e mi disgusta anche, ma che, nel complesso, mi convince e mi diverte. Mi sembra, infatti, che sia il prodotto più riuscito in cui i registi puntano forte su una comicità infantile e poco profonda. La storia d’amore che fa da leit-motiv al film, infatti, riesce sempre a controbilanciare gli eccessi di sceneggiatura e a rendere il film piacevole.

Inoltre, mi soffermerei su Cameron Diaz, che, a mio modo di vedere, ha consolidato il suo ruolo di “bellezza iconica” con questo film e i suoi sorrisoni rubacuori rimasti impressi nella mente del pubblico. Rivedendo il film più iconico in cui ha recitato viene certo da pensare che sia un gran peccato che abbia annunciato il ritiro dalle scene, considerando quanto talento e quanto entusiasmo riusciva a mettere nel suo lavoro.

In definitiva, mi sento di dire che “Tutti pazzi per Mary” è un film leggero, divertente e sopra le righe, in grado di strappare un paio di risate e allietare una serata all’insegna del relax!

E voi lo conoscete? Vi è piaciuto?

8 pensieri riguardo “Cult Movies #30: Tutti Pazzi Per Mary

  1. L’ho visto ma non ne sono fan, è un tipo di comicità che non riesce a coinvolgermi e alla fine mi sento come chiuso fuori di casa mentre tutti dentro si divertono.
    Cameron Diaz, comunque, mi è sempre piaciuta moltissimo e mi dispiace che voglia ritirarsi (non ne sapevo niente): è una delle poche celebrità che posso dire di aver seguito fin dal suo debutto, quando ha fatto The Mask all’inizio degli anni Novanta: ricordo anche il giorno in cui i miei mi hanno comprato la cassetta.

    "Mi piace"

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