Ho letto “Autostima” di Giorgio Longo: la mia riflessione sull’autostima

Buongiorno, amici lettori. 

Oggi vorrei parlare di un argomento molto delicato e che mi sta molto a cuore, ovvero l’autostima.

Ne parlerò, sfruttando alcune riflessioni interessanti trovate in un libro che ho letto ieri, ovvero Autostima di Giorgio Longo, che ho trovato su Kindle Unlimited. 

Il libro

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Il libro è veramente breve, ma penso che permetta a tutti di riflettere su cosa significa l’autostima e provare a ricostruirne una definizione.

In particolar modo, ho scoperto tramite il libro quelli che sono gli indicatori per stabilire se abbiamo una bassa autostima o, invece, abbiamo un’autostima sufficiente o addirittura alta. 

Ciò che più mi ha colpito, però, è che, sulla base di quanto ho letto nel libro di Longo, molti dei problemi che viviamo durante la nostra vita e che magari pensiamo siano attinenti ad altre sfere della nostra psiche sono (o comunque possono essere) generati da una scarsa autostima. 

Io e l’autostima 

Non posso negare quanto mi abbia colpito questa lettura e quanto mi abbia portato a mettermi in discussione. Arriverei a dire che è stata quasi illuminante per me. 

Ho sempre saputo di avere un’autostima bassa. 

Nello specifico, sono sempre stata una persona che ha legato la propria autostima ai feedback esterni. Se piaccio, mi piaccio, in sostanza. E questo è un errore drammatico, visto che l’esperienza della mia vita mi ha insegnato che sono più le persone che desiderano affossarti che quelle che vogliono sostenerti. Non viviamo in un periodo storico in cui l’ammirazione è un sentimento più forte dell’invidia, anzi l’esatto contrario. Quindi scegliere di piacersi solo quando si piace agli altri o si ricevono apprezzamenti è una scelta masochista, se mi permettete il termine. 

Basta buttarsi a terra

E’ iniziato da poco l’anno ed è ancora il momento di nuovi propositi. Il mio più GRANDE proposito di quest’anno è quello di amarmi

La vita è tanto difficile (per tutti). Continuare a buttarsi a terra, a criticarsi in modo feroce, non fa altro che peggiorarla. Quindi, quest’anno voglio davvero fare tutto quello che è in mio potere per apprezzarmi. 

E voglio che questo proposito sia assecondato da azioni. Non deve rimanere un proposito solo sulla carta. 

Negli ultimi mesi ho iniziato a lavorare sul mio aspetto che è sempre stato un grosso fattore di insicurezza. Ma perdere peso e allenarmi non può essere sufficiente. Devo imparare ad apprezzare il mio tempo in solitudine, forzata o meno. Devo imparare a trovare piacere nelle mie attività e nelle mie passioni e considerare la mia vita piena anche nei giorni in cui non sento o non vedo nessuno (che per una persona con un forte bisogno di relazionalità come me è una bella sfida). 

Ma soprattutto devo essere obiettivo, perché considerarmi incapace, brutto e poco interessante oltreché un errore per il mio benessere è anche una cavolata. Devo ricordarmi che ho un mondo dentro la mia testa e che… Ce ne fossero persone che hanno qualcosa da dire e con delle passioni che danno fuoco all’esistenza. Perdonate il momento di immodestia!

Qual è il vostro rapporto con l’autostima? 

5 pensieri riguardo “Ho letto “Autostima” di Giorgio Longo: la mia riflessione sull’autostima

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