Buongiorno e buon San Valentino amiche lettrici e amici lettori. Ben ritrovati sulla mia pagina!
Oggi vi parlo di una graphic novel, un inedito sul mio profilo. Tuttavia, non ho saputo resistere al fascino di “Heartstopper” di Alice Oseman di cui ho sentito parlare bene per molto tempo, anche da una cara amica. E allora ho deciso di leggere e recensire il primo volume di questa serie dedicata a una storia d’amore LGBT.
TRAMA:
Charlie è un ragazzo gay dichiarato in una scuola di soli uomini. Ha appena affrontato e superato un periodo in cui la notizia della sua omosessualità non ha fatto altro che metterlo al centro del mirino. Porta avanti una relazione segreta con un ragazzo che ha una fidanzata e che sfrutta Charlie solo per pomiciare. Tuttavia, lui riesce a chiudere questa storia e incontra Nick, uno sportivo più grande di lui che gioca nella squadra di Rugby. Nick si interessa subito a Charlie e lo fa entrare nella squadra della scuola.
Tra loro nasce un’amicizia alquanto particolare che mette tutte le certezze di Nick in discussione. Tutti iniziano a chiedersi se Nick possa provare un sentimento che va al di là dell’amicizia per Charlie e lo stesso Charlie, ben presto, inizia a fantasticare su come potrebbero andare le cose fra loro.
IL MIO GIUDIZIO:
Mi sento di ringraziare chi mi ha consigliato questa lettura perché Heartstopper è stata davvero un’evasione piacevole dai canonici romanzi. È una graphic novel che definirei adolescenziale nel senso più puro e positivo del termine. Infatti, affronta tematiche delicate – ma sicuramente molto trattate – con una delicatezza che lo rendono comunque fresco e divertente.
Non si tratta di una storia drammaticamente originale, ma che fa di questa combinazione fra romanticismo e ironia un vero punto di forza.
Consiglierei Heartstopper a tutti coloro che si sono chiesti, almeno una volta nella vita, cosa significa rendersi conto di non essere eterosessuali. La sessualità nell’adolescenza così come l’amore nell’adolescenza sono tematiche centrali in Heartstopper che riesce ad accompagnare il lettore con dolcezza verso un finale aperto che lascia aperti molti scenari. Esistono, infatti, dei sequel a questo primo volume che conto di recuperare molto presto.
Per quanto riguarda i disegni, pur non essendo un intenditore, posso dire che mi sono piaciuti molto e li ho trovati senz’altro originalissimi, diversi da qualsiasi altro fumetto o graphic novel mi fosse capitata per le mani prima di Heartstopper.
ACCETTARE NOI STESSI E L’AMORE
Soprattutto la parte finale di Heartstopper mi ha fatto riflettere su quel filo che lega l’accettazione di sé e l’amore per un’altra persona. E ritengo che non ci sia occasione migliore per fare un piccolo discorso sull’amore del giorno degli innamorati.
Penso che l’autrice del fumetto ci metta sotto gli occhi questo legame indissolubile. Non si può amare in modo sano qualcuno se si ha paura che quegli stessi sentimenti siano un errore. Un amore nato nell’ombra mentale è un amore destinato al tormento.
Si può amare solo alla luce del sole e con la gioia di farlo, perché amare non può mai essere un errore.
oddio
fare co in una scuola solo maschile oltre alle botte per la legge dei grandi numeri ti offre anche possibilità di avere anni scolastici interessanti 🤣
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Ahahah che pensiero intrigante.
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🤣🤣🤣
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