Buongiorno, amici lettori!
Nuovo giorno, nuova recensione sulla mia pagina. Oggi vi parlo de “I ricordi non fanno rumore – La storia di Bianca” (Vol. I) di Carmen Laterza.
DI COSA PARLA I RICORDI NON FANNO RUMORE?
Il libro di Carmen Laterza è ambientato negli anni della Seconda Guerra Mondiale. Giovanna e la figlia, Bianca, decidono di lasciare Milano, ormai esposta al pericolo dei bombardamenti, per raggiungere Garivalda, dove abita la sorella di Giovanna, Augusta.
Il loro viaggio, incominciato nella speranza di mettersi al sicuro e di trascorrere i tempi della guerra al riparo dagli eccessivi rischi della città, non ha, però, il finale sperato. A Garivalda, infatti, trovano la fredda accoglienza del marito di Augusta, Ruggero, un uomo senza scrupoli e senza valori morali.
Sullo sfondo, vengono narrate le vicende della Resistenza che inizia a opporsi ai Fascisti in quelli che saranno gli ultimi scampoli del conflitto sul territorio italiano.
IL MIO GIUDIZIO
Ho conosciuto e apprezzato moltissimo Carmen come blogger e youtuber nelle sue pagine dedicate alla scrittura (Libroza), tuttavia non posso dire che il suo romanzo abbia rispettato completamente le mie aspettative.
Ritengo, infatti, che il romanzo abbia una trama essenziale. Il fatto che esista un secondo volume della storia mi fa pensare che, in fondo, la sensazione che il libro fosse una premessa a un’altra storia non fosse del tutto infondata.
Lo stile di Carmen Laterza è classico, scorrevole e piacevole. Le pagine si susseguono senza intoppi e la lettura è un’ottima compagnia, che non impegna troppo la mente del lettore, fornendo al contempo alcuni spunti interessanti per riflettere sulla natura umana e sulle brutture della guerra.
A volte, però, ho trovato lo stile dell’autrice quasi troppo tradizionale. Avrei, infatti, preferito ci fossero meno spiegazioni e antefatti nei capitoli e più azione e dialoghi.
Nel complesso, però, posso dire comunque di aver apprezzato il libro. Non amo di solito le storie ambientate ai tempi della guerra, eppure questa non mi ha annoiato né ho finito per trovarla pesante.
Mi sembra di capire che sia un libro quasi didattico
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Ho avuto un po’ questa sensazione.
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