Recensione di “Coppie e famiglie” di Chiara Saraceno

Vi siete mai chiesti se il vostro modo di intendere il concetto di famiglia fosse quello giusto?

In realtà la domanda di qui sopra è una domanda provocatoria, perché essenzialmente il concetto di famiglia – come la maggior parte dei concetti e delle idee diffuse in tutto il globo – non può che essere influenzato dalla cultura e dal contesto.

Forse riflettere sulla “parzialità” del significato di famiglia o coppia o relazione familiare è proprio il principale risultato della lettura di cui vi parlo oggi, ovverosia “Coppie e famiglie”, saggio della sociologa e filosofa Chiara Saraceno.

Il libro della Saraceno ha il pregio di riassumere in poche pagine anni e anni di evoluzione della concezione di famiglia, riportando svariati esempi e sottoponendo all’attenzione del lettore una serie di fattori e cambiamenti che hanno inevitabilmente inciso sul modo di intendere la famiglia, i legami coi genitori e ogni tipo di relazione parentale.

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Tra gli aspetti che più mi hanno colpito in questo saggio, vi è certamente l’enfasi posta attorno alla visione occidentale sia giuridica che sociologica della famiglia (e, per estensione, dei diritti del bambino all’interno di un nucleo familiare).

La Saraceno ha il pregio di mettere a confronto le prospettive diffuse in zone del mondo eterogenee, mettendo, come conseguenza necessaria, in discussione le nostre certezze su ciò che è da considerarsi giusto o sbagliato in ambito familiare.

Ma anche la riflessione relativa all’esternalizzazione della maternità e a come le famiglie omosessuali hanno cambiato le carte in tavola da un punto di vista sociale e giuridico è meritevole di attenzione.

Un altro profilo che mi sento di citare è altresì quello relativo ai fenomeni migratori che coinvolgono i paesi più poveri e stravolgono le relazioni familiari. Leggere Coppie e famiglie è stata l’occasione per soffermarmi su temi delicati che ho spesso trascurato e che permettono una interessante lettura di come i ruoli di genere siano ancora fortemente radicati nelle società. Le riflessioni relative alle conseguenze psicologiche in figli e genitori, a seconda che il distacco avvenga tra il padre e i figli o tra la madre e i figli mi hanno assai stimolato e fatto comprendere come il ruolo della madre sia quasi “universale”, impresso nelle nostre menti, a prescindere dalla cultura e dal contesto in cui agiamo.

È una lettura che consiglio a chi voglia riflettere su concetti che diamo troppe volte per scontati e che, invece, ci riguardano molto da vicino. Ho trovato davvero interessante e stimolante questo saggio che mostra come sono cambiate le famiglie e come questo cambiamento sia l’effetto di cambiamenti socio-economici che ci hanno investito in maniera tanto significativa da non poter essere ignorati.

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