Okay, scriviamo un post serio di analisi su questa serie. Una serie che – non possiamo ignorarlo – è stata criticata come pochi altri prodotti che io ricordi. Forse è stata criticata con più veemenza e sdegno di quanto non è accaduto col finale di Game of Thrones. In quel caso, c’era più delusione, in questo c’è un’acredine (facilmente spiegabile) che ha sicuramente diviso il pubblico.
Ma Rings of Power è stata davvero così pessima?
In cinque punti, proviamo a capire insieme cosa ha funzionato e cosa no:
Vi avviso che non entrerò sul punto della canonicità della serie. Non è una serie canonica, ma semplicemente ispirata dagli scritti di Tolkien; pertanto la sua fedeltà al prodotto originale non sarà un parametro del mio giudizio.
I PERSONAGGI (FLOP)
Per me, il più grande problema della serie è e rimane la scrittura dei personaggi. Sono banali, poco profondi. Ci sono alcune scene con del potenziale (ad esempio, quando Sauron prova a convincere Galadriel a seguirlo), che potrebbero servire a creare un legame profondo fra personaggi e pubblico e un investimento emotivo degno di questo nome da parte degli spettatori, ma sono degli episodi isolati. Alla fine, sono personaggi piatti, quasi disneyani (termine che faceva inorridire lo stesso Tolkien, come ho appreso in questa guida).
Salvo soltanto la dinamica Elrond-Durin.
PRODOTTO DI INTRATTENIMENTO PER TUTTI (TOP)
Gli showrunners avevano promesso una storia fantasy che le famiglie avrebbero potuto apprezzare e che sarebbe potuta arrivare anche ai più piccoli. Insomma, quanto più lontano da House of the Dragon, che non è un prodotto family-friendly. Direi che ci sono riusciti. Hanno scritto una serie piacevole da guardare che può fare compagnia a grandi e piccoli.
I PLOT TWIST (FLOP)
Ho trovato che il modo in cui siano state gestite le sorprese di questa stagione, essenzialmente la scoperta della vera identità di Halbrand e dello straniero, non sia stato all’altezza dell’interesse dei fan. Hanno depistato un po’, almeno per qualche episodio, ma poi è stato tutto estremamente chiaro e la rivelazione che ha riguardato Halbrand, a un certo punto, è stata semplicemente scontata. Ha fatto perdere del tutto il coinvolgimento nel pubblico.
QUALITÀ VISIVA ED EFFETTI SPECIALI (TOP)
Non si può nemmeno discutere. Anelli del potere ha una qualità indiscutibile. Le sequenze sono vere opere d’arte e gli effetti speciali sono assolutamente straordinari. Un livello di grandiosità immaginifica che non si era mai toccato nella serialità televisiva. In particolare, ho apprezzato le transizioni e gli effetti presentati nelle scene delle sacerdotesse.
REGIA (SEMIFLOP)
La regia è stata traballante, durante questa stagione. Se è stata buona la gestione del ritmo, apprezzabili le transizioni e il modo in cui si è dato spazio e tempo alle varie sottotrame, non mi hanno convinto alcuni aspetti importanti. Alcuni dialoghi sono stati troppo veloci e poco profondi, privi del giusto pathos. Alcune scene, invece, sapevano troppo di “vintage”. Se le inquadrature a campo lunghissimo avevano il loro fascino estetico, il ripetere gli slow-motion nelle cavalcate rendeva il prodotto stantio, quasi amatoriale. Promuovo, invece, l’utilizzo sfrontato (per non dire, tamarro) degli effetti speciali nelle scene di battaglia con Arondir protagonista.
E voi che ne avete pensato?
PER ESPLORARE IL MONDO DI TOLKIEN E’ SEMPRE IL MOMENTO GIUSTO DI LEGGERE LE SUE OPERE!
Anche secondo me è un prodotto molto diseguale, forse troppo, e pur avendomi intrattenuto non posso non considerarla una serie quantomeno mediocre. Si poteva senza dubbio fare molto meglio di quelli che abbiamo visto, ma voglio essere fiducioso per il futuro.
Condivido la critica alla regia, che ho trovato anche io molto amatoriale, molto semplice, ma, in definitiva, in linea con uno standard televisivo – per quanto, oggi, anche i prodotti per la tv vantano una regia che nulla ha da invidiare a film. I ralenty sono stati obiettivamente cringe, però tutto l’ultimo episodio, secondo me, è stato diretto molto ben; la battaglia contro gli orchi, d’altra parte, mi è sembrata incredibilmente goffa, nonostante i tentativi di piano sequenza.
Dei plot twist avevo capito molto presto, come tutti, l’identità dello Straniero, mentre quella di Sauron no; ma non mi stupisce, io non vedo mai arrivare i colpi di scena, se succede vuol dire che sono davvero molto molto banali.
Sui personaggi, per me, dipende: a me questa Galadriel è piaciuta moltissimo, mi è piaciuto vederla divorata da questa ossessione che, secondo me, è credibile, dal momento che non solo le è morto un fratello ma ha visto parte della Terra di Mezzo letteralmente sprofondare nel mare a causa di un Signore Oscuro, e l’idea che ne possa sorgere un altro chiaramente la terrorizza. Mi ha fatto impazzire il suo dialogo con Adar, quando dice che l’esistenza degli orchi è un errore, e mi è piaciuto come abbia preso coscienza del suo problema iniziando, sicuramente, una sua evoluzione verso la Galadriel che conosciamo da LOTR.
Altri personaggi sì, è vero, sono molto bidimensionali; colpa di una sceneggiatura davvero insufficiente, purtroppo.
Elrond-Durin nuovi BFF della vita!
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Anche Poppy-Nori non sono male. Ma, appunto, ho apprezzato più la descrizione della loro amicizia che la presentazione dei personaggi.
In generale, credo comunque che fossero troppo focalizzati sullo scrivere qualcosa di adatto a tutti, che non fosse impegnativo nemmeno per i bambini più piccoli.
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io ho balzato la serie non essendo abbonato a nulla^^
ma vedo che non è stata molto apprezzata in generale dai commenti sui social e nei blog
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Secondo me è stata criticata eccessivamente
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