“C’è sempre un motivo per cui vale la pena vivere.”
L’impressione avuta nel leggere Due tempi all’unisono, secondo volume della dilogia “All’unisono”, è stata quella di un lungo e appassionato saluto a due personaggi che abbiamo imparato ad apprezzare nel primo libro.
Si tratta di un romanzo che non ricade nel romanticismo troppo zuccheroso e stucchevole, ma che anzi ben bilancia l’anima fantasy e quella romance. È un romanzo, inoltre, che riesce a parlare bene di adolescenza, problemi familiari, solitudine, amore e amicizia.
Sono molteplici le tematiche che vengono miscelate insieme in una storia che non diventa mai impegnativa, ma che fa compagnia.
I due protagonisti della storia, Bent e Caleb affrontano storie differenti e fanno di tutto per rincontrarsi. Hanno ancora una volta l’occasione per conoscere meglio il mondo del “paranormale”, come lo chiamano loro, e di incontrare nuovi personaggi che permetteranno loro di comprendere di più ciò che li lega e di ciò che legava i loro predecessori di cui sono la “reincarnazione”.
L’unica cosa che non mi ha convinto appieno è l’utilizzo degli elementi soprannaturali e magici nel libro. Penso che avesse molto potenziale l’idea dell’autrice, ma che, alla fine, abbia approfondito ed esplorato troppo poco il mondo che ha iniziato a plasmare. Il viaggio di Caleb nel passato poteva regalare molte più sorprese.
Nel complesso, comunque – come detto – un romanzo molto piacevole da leggere e ben scritto, che ha regalato un finale dolce e soddisfacente per i lettori.
E, come sempre, ringrazio il blog Letturesalepepe per la collaborazione e la Casa Editrice per la copia.