Da uomo adulto (solo all’anagrafe) non mi sono fatto scappare l’occasione di andare a vedere Sing, il film d’animazione della Illumination Entertainment, che aveva stuzzicato il mio interesse sin dalla visione del trailer e devo ammettere di non esserne rimasto affatto deluso. Chiariamoci: vi è una pecca evidente in Sing. E tale pecca è l’originalità. Infatti, se dovessi descrivere in breve e in modo spietato tale film, lo farei descrivendolo come una versione di Glee con degli adorabili animali al posto dei complicati e sensibili studenti del McKinley.
Tuttavia il film ha tutte le carte in regola e gli assi nella manica per superare questa mancanza di originalità. A partire da una colonna sonora stratosferica al doppiaggio di grandissime star del panorama cinematografico (e non solo) degli States, passando per una trama rodata e rassicurante. Ma soprattutto ha dalla sua il saper usare la magia della musica. La magia della musica che diviene strumento sfruttato in modo infallibile, grazie ad un’accurata scelta di canzoni capace di far contenti sia i più piccoli che gli adulti. La magia della musica che ci fa capire ancora una volta (se ce ne fosse bisogno) quanto la musica stessa sia un fortissimo (e probabilmente ineguagliabile) mezzo di aggregazione capace di toccare le nostre corde più profonde.
Ma il mondo scintillante della bella musica non è il solo mondo in cui riesce a trasportarci Sing. Infatti il film riesce a portarci anche in quell’unico mondo che dovrebbe essere il teatro di ogni lungometraggio di animazione, ovvero sia il mondo dei sogni. Riusciamo ancora una volta a commuoverci e ad emozionarci grazie a Sing, immaginando e sentendo dentro di noi la potenza travolgente dell’aspirazione a una vita da sogno. Una vita fatta di successo raggiunta grazie al potere sovversivo della musica, che permette ai simpatici protagonisti della pellicola di superare gli ostacoli e le difficoltà di vite non sempre semplici e di ottenere la fama e l’affetto delle folle.
Sing, in definitiva, conferma un meccanismo ben oliato e già visto in numerosi film, ma che funziona sempre. Quel meccanismo infallibile che punta sul nostro inesauribile desiderio di sognare grazie alla musica…