Quello di oggi più che un articolo è un vero e proprio sfogo nei confronti della comunità online appassionata di serie TV. Verissimo che produce spesso contenuti divertenti e interessanti, ma, a volte, è assolutamente dilagante il fenomeno dei leoni da tastiera. Gente capace non solo di criticare le serie, ma di criticare anche chi le apprezza o chi non le apprezza.
Non sono mai stato un fan del “de gustibus” ma certe volte si esagera. Specialmente quando ci sono degli errori oggettivi di cui il fan medio non si accorge, ma ha, allo stesso tempo, l’arroganza di contestare chi quegli errori li nota. E, situazione diametralmente opposta, non riesco più a sopportare quei casi in cui si va davvero a cercare il pelo nell’uovo, tanto per far caciara, tanto per esprimere critiche.
Ragazzi, ognuno ha la sua opinione, e dovrebbe esprimerla, certo. Ma in modo garbato. Dovremmo smetterla di metterci su un piedistallo, dire che abbiamo ragione e insultare chi non la pensa come noi.
Ma facciamo qualche esempio di quello che proprio, a volte, mi fa uscire fuori di me.
Innanzi tutto c’è un’ossessione generale per i pilot noiosi o senza senso. Gente che commenta sempre allo stesso modo: “non ci ho capito niente ma bellixximo XO XO”. Ma siamo seri? Ma un pilot che non fa conoscere una serie o che non la rende accattivante perché ci deve piacere a priori? Magari è utile ai fini degli sviluppi, ma quanto meno diamo tempo al tempo.
Non molto tempo fa ho espresso le mie perplessità sulle puntate iniziali di Sense8 e mi sono visto rispondere con argomentazioni basate sulle successive puntate o sulla successiva stagione. Okey, non metto in dubbio che possa essere migliore quello che non ho visto, ma ciò non toglie che qualcosa non va in quello che ho già visto. Non possiamo andare a sindacare le opinioni degli altri sulla base del nostro essere fan di questo o di quel prodotto.
E poi… I fan di Game of Thrones raggiungono picchi clamorosi. Hanno passato anni a criticare le puntate filler e senza senso (che un senso lo avevano) e adesso si dicono entusiasti di una serie piena di buchi di logica, di storia e con ritmi così affrettati da eliminare ogni attenzione sullo sviluppo interiore dei personaggi (che è senz’altro esigenza fondamentale di un prodotto televisivo moderno). Cioè davvero, se vi basta vedere un po’ di azione, vedete un’altra roba e non dite che la serie adesso va bene, perché non ci sono più puntate senza guerre. Non possiamo vivere di fan service. Il fan service non aiuta a costruire impianti pregni di pathos e di trepidazione. Cerchiamo di essere un po’ obiettivi o, almeno, se siamo in disaccordo, cerchiamo di non insultare gli altri.
Sono solo un paio di esempi di una community che si prende troppo sul serio e che spesso è priva di contenuti. Che ama criticare, a dispetto di tutte le imprecisioni delle proprie teorie.
Iniziamo a viverci le nostre passioni con maggiore spensieratezza e a capire che non tutto quello che è veloce, immediato e dinamico è allora assolutamente splendido, e, viceversa, le cose che sono del tutto criptiche, lente e ingiustificatamente cervellotiche non sono ontologicamente geniali.
Analisi molto interessante. Personalmente sono delusa da questa stagione di GoT, non la trovo per niente all’altezza delle prime. Io sto ancora sperando nelle ultime puntate, ma ormai la vedo difficile.
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