Tante persone non vedevano l’ora di rivederli in scena, di vedere cosa potesse essere in grado di fare una delle serie comedy più iconiche di sempre, una volta chiamata a confrontarsi con i tempi che cambiano. Una delle principali sfide di questo ritorno era, infatti, proprio quella di adattare uno show comico, ma con non pochi riferimenti culturali e politici, alla realtà attuale, significativamente mutata rispetto a undici anni fa (specialmente a causa dell’elezione di Trump).
Il “pilota” di questa nuova stagione di Will & Grace (“Eleven years later”) ci ha lasciati o, forse è meglio dire, mi ha lasciato senza parole. Da una parte ho riso a crepapelle e mi sono entusiasmato per l’effetto nostalgia; dall’altra, però, mi sono sentito un po’ affranto.
Diciamocelo, cancellare il finale della serie è stata una brutta botta per tutti gli appassionati di lunga data, specialmente perché il finale originale appariva assolutamente coerente e giusto con quella che era la storia narrata. I due protagonisti avevano trovato i loro partner, coronato i loro desideri, messo su famiglia e dato spazio ai rispettivi figli di vivere nuove avventure. E, invece, un drastico colpo di spugna ha reso quel meraviglioso finale un semplice sogno di Karen e ha “condannato” i nostri protagonisti a una vita del tutto differente.
Li ritroviamo, giunti alla mezza età, senza partner e senza figli, in una situazione che è davvero difficile da cambiare. E non importa quanto gli showrunners si siano sforzati di porre l’accento sulla satira politica, quello che più importa agli appassionati è la storia dei protagonisti che avevano imparato ad amare. E questa storia è – inevitabilmente – triste. Non che ci sia qualcosa di male a rimanere soli, o soli insieme come nel caso di Will e Grace, ma se il loro sogno era quello di trovare l’amore e di realizzarsi, il loro ritrovarsi single e senza nuove strade dinanzi sembra essere null’altro che un fallimento.
Ho parecchia curiosità (ma anche un po’ di timore) nel vedere quelli che saranno gli sviluppi e i nuovi sbocchi alle vite di personaggi che ho amato particolarmente nella mia adolescenza. E sono altrettanto consapevole di quanto sarà duro il lavoro per gli showrunners nel tentativo di realizzare qualcosa di sorprendente per non farci rimpiangere il passato.
L’augurio, di fatti, è quello che la serie non si fossilizzi solo sulla satira e sulla demenzialità e che non vengano a mancare tutti quegli elementi necessari a creare legame tra i personaggi e pubblico.
Pertanto non mi resta che dire che personalmente non vedo l’ora di scoprire cosa sarà in grado di regalare questa nuova – e quanto mai inattesa – stagione, sebbene nel mio immaginario questa nuova vita della serie NBC segni la rottura del sogno di un lieto fine per due dei personaggi a cui mi sono maggiormente affezionato nella mia vita da serial addicted.
Non mi sono mai piaciuti i ritorni… vedi Gilmore Girls… o Camera Café che forse è quello che tra tutti mi ha deluso di meno… Nons sono sicura di volerlo vedere….
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Grazie per il commento. Devo essere sincero, in Gilmore Girls trovavo giusto concludere la storia.
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