Come state lettori? Oggi torniamo a parlare di serie tv e lo facciamo con uno dei maggiori successi di Netflix di quest’anno.
Lo ammetto, ho vissuto un ultimo sabato di intenso “binge-watching”. E la serie che ho letteralmente divorato, nell’ultima settimana, è stata il reboot di “Sabrina: Vita da Strega”, che ha ripreso vita, per Netflix, in una versione horror dal titolo originale “Chilling Adventures of Sabrina”.
La serie, sviluppata da Roberto Aguirre-Sacasa, ha debuttato nell’Ottobre di quest’anno ed è già stata rinnovata per una nuova stagione, che verrà rilasciata ad Aprile. E non è tutto. Il suo grande successo ha portato Netflix ad annunciare un episodio natalizio speciale, che verrà caricato il 14 Dicembre sulla nota piattaforma di serie on demand.
Ma cosa si può dire davvero su questa serie? Ha meritato questo successo? Proviamo a scoprirlo insieme!
Innanzi tutto voglio premettere che lo show è quanto di più diverso ci possa essere dalla prima trasposizione televisiva dei fumetti che sono alla base del programma televisivo, ovvero il già menzionato “Sabrina: Vita da Strega”. Chiunque, nella mia generazione (sono un classe 93, ndr.), ha visto la serie ABC che raccontava la storia di una giovane strega, costretta a vivere nel mondo dei mortali, condividendo la casa con le zie e un gatto parlante, divenuto poi personaggio iconico.
Bene, se la serie ABC poteva essere considerata pienamente come un “comedy-show”, adatto a tutti, questo reboot è chiaramente una serie horror. Ma mi piacerebbe dire di più, parlando del genere de “Le Terrificanti Avventure di Sabrina”. Mi spingerei quasi a dire che la serie Netflix è un horror in salsa “trash”, in cui trash, però, è da intendersi nel senso buono del termine.
Nello show, infatti, assistiamo a molti eventi tipici degli horror. Vediamo sangue, assistiamo a morti e persino a scene di cannibalismo. Ma tutte queste scene spaventose vengono collocate in un contesto a dir poco scanzonato, che non può di certo spaventarci.
Tuttavia, nella serie c’è un legame molto più diretto con un mondo oscuro, in cui regna Lucifero e la magia è certamente qualcosa di pericoloso.
Mi sento, inoltre, di fare un paragone con un’altra serie, per rendere ancora più chiaro il concetto. La sensazione che ho avuto, dopo aver visto “Le Terrificanti Avventure di Sabrina”, è quella di vedere una versione riuscita di “Una Serie di Sfortunati Eventi”, che, invece, rimane programma confusionario, no sense e poco incisivo.
La serie di Aguirre-Sacasa, invece, si lascia guardare. È piacevole, dinamica e ci fa conoscere dei personaggi interessanti. Mi sento, infatti, di menzionare le performance di Miranda Otto nei panni di Zelda e di Michelle Gomez in quelli di Madam Satan/Prof. Wardwell. Le due attrici incarnano dei personaggi molto vividi che, di certo, hanno potenzialità per diventare iconici, a loro modo.
La combinazione tra cast, originalità nelle trame e un’atmosfera unica rende lo show davvero un programma unico e intrigante, che può fare immergere in un mondo horror anche lo spettatore più pauroso!
Avendo la tua stessa età sono cresciuta con Sabrina vita da strega, ma non so se questa possa essere il mio genere.
Magari la guardo comunque (in compagnia però!) passato il casino lavorativo delle feste. Ti tengo aggiornato!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ti assicuro che non fa paura. E’ un horror molto atipico. Oltretutto ho letto che è un mondo collegato a quello di Riverdale, che forse è una serie che segui, se non sbaglio.
"Mi piace""Mi piace"
Si esatto, ho visto la prima stagione di Riverdale. Potrebbe essere interessante in effetti vedere i collegamenti!
"Mi piace"Piace a 1 persona