Recensione della seconda stagione de “La Fantastica signora Maisel”: è ancora la miglior comedy in circolazione!

Buongiorno lettori. Dopo alcuni giorni di assenza, si torna online. E oggi lo facciamo con una recensione dedicata a una serie che ho imparato ad amare moltissimo, la cui ultima stagione è stata rilasciata su Amazon Prime Video nemmeno due settimane fa. Sto parlando, come si intuisce dal titolo, de “La Fantastica signora Maisel”.

Per chi si fosse perso l’articolo sulla prima stagione, “La Fantastica signora Maisel” è un comedy pluripremiato, ideato da Amy Sherman Palladino (sì, proprio la “mamma” di “Una mamma per amica”) e “scritto” in gran parte dal marito, Daniel Palladino. La serie, ambientata nella fine degli anni ’50 a New York, tratta le vicende di una esilarante donna ebrea, Midge (Rachel Brosnahan), che, dopo esser stata lasciata dal marito, decide di buttarsi nel mondo della “stand-up comedy”.

È una serie che non posso che definire brillante, la cui seconda stagione conferma tutte le ottime impressioni suscitate dalla serie di debutto e permette al pubblico di conoscere ed apprezzare ancor di più la protagonista. La Brosnahan è un’interprete meravigliosa per un ruolo vivido e frizzante. Un’attrice letteralmente perfetta per il ruolo, ma certamente di grande talento anche in termini assoluti. Davvero, questa “piccoletta” del Wisconsin merita tantissimo. Meriterebbe anche film da sold-out e le copertine nelle riviste patinate. Splendida e talentuosa.

Ma l’attrice principale non è l’unico aspetto brillante di una serie perfetta in ogni ingranaggio. Con un cast che vede ancora una volta brillare Alex Borstein, nel ruolo di Susie, e Tony Shalhoub, nel ruolo del padre di Midge.

La seconda stagione si compone di una decina di episodi assolutamente accattivanti, che ti fanno completamente perdere la cognizione del tempo. Ti ritrovi davanti i titoli di coda senza esserti accorto che un’ora sia effettivamente passata. E, arrivati all’ultimo episodio, ti senti come se ne vorresti ancora e ancora. E, davvero, io vorrei subito vedere cosa succederà.

La serie non ha stravolto il prodotto proposto nella prima stagione, e ha aggiunto un solo personaggio al cast, quello di Benjamin (Zachary Levi), che si legherà sentimentalmente alla protagonista. E, pur con poche novità, la serie è riuscita a non annoiare, anzi. Direi che è stata sugli stessi livelli, altissimi si intende, della stagione di debutto. Ma si è fatto, a mio modo di vedere, un passo avanti nel cercare di trasformare una serie che poteva benissimo auto-concludersi in una sola stagione in una serie “tradizionale”, in cui il pubblico inizia ad avere a cuore la storia di ogni personaggio. A tal proposito gli ultimi episodi sono stati magistrali e chi ha seguito con passione questa seconda stagione non può fare a meno di chiedersi quali saranno gli sviluppi per Susie e per i genitori di Midge, così come per Benjamin e Joel, entrambi “vittime” dei colpi di testa della protagonista, che è riuscita a ribaltare quello che sembrava un mondo di uomini e a costruire una vita in cui è lei, in prima persona, a prendere le decisioni.

Se non avete visto la serie e amate le commedie ben fatte e ben recitate, non posso altro che ripetermi e consigliarvi “La Fantastica Miss Maisel”. Non ve ne pentirete. Sono certo che, prima o poi, questa serie diventerà molto famosa anche in Italia.

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