La Befana Vien di Notte: un esperimento (abbastanza) riuscito

Quest’ultimo sabato ho fatto l’ennesima capatina, degli ultimi tempi, al cinema. Devo essere sincero, eran poche le pellicole che mi ispiravano e, alla fine, ho optato per la commedia diretta da Michele Soavi, con protagonista Paola Cortellesi.

Ci sono molte cose da dire in merito a questo film italiano per certi versi sorprendente.

Partiamo con l’analizzare il genere cinematografico. Prima ho parlato, in modo piuttosto generico, di “commedia” e penso che tecnicamente siamo dinanzi a una commedia, ma, per essere più specifici, va detto che “La Befana Vien di Notte” è una fiaba natalizia, diretta specialmente a un pubblico di giovani (malgrado la sala in cui mi trovavo fosse gremita per lo più di adulti).

Una fiaba natalizia piuttosto standard, molto simile a tanti di quei film che popolano il palinsesto pomeridiano dei periodi festivi. Avevamo una protagonista, per l’appunto, la Befana, aiutata da un gruppo di ragazzini, e un antagonista, tale Mr. Johnny (Stefano Fresi), che voleva sostituire la Befana, alla quale rinfacciava lo sfaldamento della propria famiglia.

Sebbene, durante il film, Mr. Johnny minacci più volte di uccidere i bambini, il film rimane dai toni favolistici e leggeri.

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Ciò che più mi preme sottolineare in questa sede, però, è la sperimentazione che si è avuta con questo film. Va, infatti, a mio avviso, fatto un plauso al regista per aver creato un film molto originale, quanto meno per gli standard italiani, con degli effetti speciali più che dignitosi, che non ha, in definitiva, nulla da invidiare alle tante commedie americane del medesimo genere. 

In qualche modo, mi sono sentito rassicurato sul fatto che ben presto anche i produttori italiani proveranno a produrre film di qualsiasi genere, costruendo mondi fantastici al pari di quelli realizzati nei blockbuster movies d’oltreoceano (con le dovute proporzioni di budget, sia ben inteso). 

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Ho, inoltre, apprezzato ovviamente la Cortellesi nel ruolo di Befana. Ha saputo vestire un ruolo complicato, nel suo essere, a tratti, materno e, a tratti, più complesso e combattivo. Fresi mi ha convinto meno, ma il suo personaggio era troppo vicino ad una macchietta, pertanto il suo sforzo è stato comunque encomiabile.

Trovo l’esperimento di creare una fiaba moderna, con tanto di effetti speciali, come detto nel titolo, abbastanza riuscito. Non parlo di un successone semplicemente perché la parte centrale del film si presta a uno sbadiglio facile, ma se vi approcciate al film senza troppe pretese è un buon modo per passare il tempo e rilassarvi in famiglia!

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