Oggi, lo ammetto, sono proprio gasato dal fare questa recensione. Se fosse possibile, la scriverei canticchiando le migliori canzoni di Elton John con indosso una salopette e una maglietta paillettata. Scherzi a parte, tornando alla mia consueta e borghese forma di espressione, cerchiamo di parlare di questo film che, dannazione, mi è piaciuto davvero tanto.
Rocketman è un film biografico e anche un musical, dedicato alla vita di uno degli artisti più naturalmente talentuosi del globo, ovvero Elton John. Il musicista e cantante londinese ha davvero fatto la storia del rock e del pop rock ed è diventato un icona per il suo stile glam davvero riconoscibile, capace di scioccare e ammaliare milioni e milioni di fan.
Devo ammetterlo, era dura entusiasmare con un film biografico su un cantante, soltanto nove mesi dopo il successo travolgente di Bohemian Rhapsody. Tuttavia, la pellicola di Fletcher ci riesce e, per me, è nettamente superiore al film dedicato ai Queen. Lo so, molti di voi non concorderanno, ma credo che la maturità di Rocketman sia un elemento troppo importante per non fare da discrimine tra i due film. Prima di approfondire un parallelismo – inevitabile – tra le due pellicole, cerchiamo di descrivere il film di cui si sta svolgendo la recensione.
Rocketman parte da un pretesto quasi geniale: una seduta agli alcolisti anonimi di Elton, ormai stufo della vita che conduce, durante la quale ripercorre tutta la sua vita. Questa è l’occasione perfetta, la cornice più adatta per ripercorrere le varie fasi della vita di questo straordinario cantante. Al contrario di Bohemian Rhapsody, nel film si indaga davvero sull’aspetto biografico del personaggio al centro della pellicola. Non si sa come, ma Freddie Mercury è destinato a rimanere una sorta di “segreto di Fatima”. Le biografie non ci hanno aiutato e non ci ha aiutato nemmeno il film. Il frontman dei Queen sembra destinato a restare un grande cantante con una vita top secret, su cui si continua a tenere uno stretto riserbo. Fortunatamente la stessa segretezza non avvolge la storia di Elton John.
Il film “Rocketman”, a mio modo di vedere, è un musical talmente travolgente da poter piacere anche ai più scettici. Sfortunatamente, infatti, il genere non è proprio apprezzatissimo da chiunque. Tuttavia ogni momento musicale è calato perfettamente nel contesto e non fa altro che accrescere l’immedesimazione del pubblico col personaggio.
Taron Egerton, poi, è, a dir poco, straordinario nel ruolo. È un personaggio così brioso, così tridimensionale il suo Elton John da farci domandare se non sia il caso che una statuetta venga data anche a lui. Se consideriamo che all’incredibile mimica portata sulla scena ha combinato una performance canora di tutto rispetto (al contrario di Malek, ha cantato con la sua voce le canzoni della star che interpretava).
Ma il lavoro di Egerton serve soltanto a esaltare il perfetto lavoro di scrittura che si è fatto per dipingere il cantante, in tutti i suoi pregi e in tutte le sue ambivalenze. Viene, inoltre, posta enfasi su quanto fosse stato difficile maturare senza lacune affettive in una famiglia che non lo ha mai considerato, con un padre del tutto assente, a tratti infastidito dalla stessa esistenza del figlio.
Ma le mancanze affettive sono solo un lato della medaglia. Il film, infatti, indaga su Elton John e sulla sua sessualità. Sono felice di recensire questo film, perché penso che Rocketman sia una bella bandiera da sventolare nel mondo dell’arte durante il “Pride Month”. La vita di Elton rispecchia tutti gli aspetti che hanno caratterizzato la vita degli omosessuali dello scorso secolo e porta in scena alcuni pregiudizi che ancora ci portiamo dietro. Si pone l’accento sulla difficoltà relazionale che sembrerebbero avere due uomini, anche per il tramite della spietata figura del manager John Reid (Richard Madden), che seduce Elton soltanto per avere in cambio soldi, manifestandosi sempre privo di quella minima decenza sentimentale che dovrebbe caratterizzare un partner.
L’omosessualità e il rapporto difficile con l’auto-accettazione sono tematiche importanti della narrazione in “Rocketman” (a volte affrontate con scene di incredibile impatto visivo). E questa è, secondo me, una delle differenze fondamentali fra questo film e Bohemian Rhapsody, che, alla luce di tutta la profondità vista in questa pellicola, mi sentirei quasi di definirlo una versione censurata di quello che sarebbe potuto essere. È come se Bohemian Rhapsody si fosse preoccupato di piacere a tutti (anche ai bigotti), mentre Rocketman si fosse preoccupato di raccontare una storia nel miglior modo possibile. E, siccome si sta parlando di arte, direi che non posso negare una netta preferenza per il film dedicato ad Elton John! L’arte non accetta compromessi, tanto meno in un film biografico, dedicato a una star dalla vita turbolenta.
Elton John sperimenta un susseguirsi di rapporti che creano vuoti. Vuoti talmente grandi che lo portano a finire in un circolo vizioso, di droghe, alcol e sesso sfrenato e senza vincoli.
Infine, però, come avviene in questo genere di film, parte la “redenzione” e “I’m still standing” suggella il ritorno in auge di Elton John. Elton fa pace col destino avverso e il lieto fine della vita dell’artista britannico sono un ottimo modo di dare respiro al finale della pellicola, dopo le intense emozioni che ci avevano procurato i momenti precedenti, in cui si descriveva come fossero pochissime le figure positive che avevano caratterizzato la vita del protagonista (forse giusto la nonna e l’autore dei suoi testi, Bernie).
Il film sfodera momenti musicali – come detto – sempre azzeccattissimi, accompagnati da una cura per i costumi e per la spettacolarizzazione delle riprese che lasciano a bocca aperta. Quindi, non posso fare altro che consigliarvene la visione!
Sei il secondo blogger che dice che questo film abolisce Bohemian Rapsody 🤣🤣🤣
Non credo lo andrò a vedere, non sono mai stato un suo fan
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Per me è un film che potrebbe colpire anche i non fan di Elton John. Al contrario di Bohemian Rhapsody, che, se ti fanno schifo i Queen, non è che ti esalti più di tanto. Fortunatamente amo i Queen, quindi mi è piaciuto tanto anche quello.
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Interessante, vedrò cosa fare.
È che sono andato al cinema tanto ultimamente e un settimana vado a vedere godzilla 🤣
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Va be i film si possono recuperare in qualsiasi momento, alla fine. Al cinema è giusto che si vada a vedere quello che ci stimola maggiormente!
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Sarebbe anche per finanziare chi riteniamo valido 🤑
Se floppa un’icona gay e della musica arriva un messaggio sbagliato
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Sai che un po’ me lo aspettavo? Che fosse meglio di Bohemian Rapsody intendo.
Prima di tutto perché è stato lo stesso Elton a produrlo e quindi, dato il suo estro, non poteva venir fuori qualcosa che non gli fosse congeniale e soprattutto qualcosa poco realmente biografica come l’altro. Non sono sua fan, ascolto di più i Queen, ma questo film lo vedrei volentieri.
Peccato sia uscito dopo.
Mchan
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Penso che come riconoscimenti soffrirà l’essere uscito dopo Bohemian, si. Anche io preferisco i Queen, ma sono obiettivo nel valutare i film. 🙂
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Sto leggendo solo recensioni positive e sono curiosissima di vederlo. Dovevo andare questa settimana ma ho rimandato alla prossima per alcuni impegni.
Sono felice per Taron Egerton perché sembra davvero una bella persona, poi ha molto talento e una bellissima voce.
Ti saprò dire quando l’ho visto!
Comunque non sei il primo che leggo che dice che Rocketman è migliore di Bohemian Rapsody. Pare sia un’opinione popolare
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Non ne avevo idea. Sono felice che siano in molti a pensarlo.
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Bellissimo film, non conoscevo (lui) la sua storia e scoprendolo ho empatizzato tantissimo! Lui in amore sfigato come non mai cmq
Bello bello bello, ho apprezzato molto le scene di sesso e la non paura a mostrare/sessualizzare anche il corpo maschile. Un bel film che non giudica ma ti fa capire^^
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Assolutamente d’accordo. Basta con le storie censurate.
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Ma è importante anche a livello sociovisivo: è gay, gli piace il corpo maschile e quindi noi che vediamo lui e il film che parla di lui dobbiamo riuscire a capirlo. Nei film tette e cose etero esplicite ci sono da sempre, queste altre cose no
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Anche da questo punto di vista emerge la differenza netta con Bohemian Rhapsody, dove al massimo intuisci che Mercury abbia una vita sessuale. 😂
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Quello mi manca, nn sono mai stato un fan dei queen 😶 e il film sembra solo loro canzoni
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