La lettura della settimana passata è stata “L’infinito senza farci caso”, una raccolta di poesie di Franco Arminio, edita Bompiani.
Devo ammettere che non conoscevo Franco Arminio prima di leggere questa selezione di poesie, ma di essere rimasto piacevolmente sorpreso da questa lettura.
Penso, infatti, che Franco Arminio riesca a calare la tradizionale tematica amorosa in un contesto moderno, rapportando le sue idee e le sue emozioni causate dall’amore a dei tempi bizzarri come quelli moderni. Viviamo in un’epoca che è difficile da definire e che ci sfugge davanti agli occhi. Sembriamo incapaci anche soltanto di capire cos’è l’amore o di dare il giusto peso ai sentimenti. E Arminio sembra accorgersene, così come si accorge anche che non esiste amore senza un aspetto più puramente fisico.
Per Arminio l’amore non accetta compromessi e non si adatta al periodo storico che stiamo vivendo. Bisogna essere straordinari per amare, senza nasconderci dietro falsi idoli. In qualche modo l’eccezionalità dell’amore sta proprio nella concretezza con cui non ammette deroghe, con cui si pone come azione straordinaria in una realtà tendente all’ordinario.
Pur non propugnando nessun messaggio alto o estremamente lirico, Arminio sottolinea l’eccezionalità di chi riesce ancora ad amare e ad abbandonarsi a questo sentimento.
La verità è che nei suoi versi io riesco a leggere così tanto e a provare sentimenti così differenti tra loro da trovare veramente difficile riassumere i leit motiv dell’opera in commento. Pertanto mi limito a riportare un paio di componimenti che ho trovato particolarmente significativi.
“Abbiate cura
Di incontrare
Chi non sta nel mezzo.
Cercate gli esseri estremi,
i deliri, gli incanti.
Cercate una donna o un uomo
Che non siano di questo mondo,
cercate Giovanna D’Arco,
Giordano Bruno.”
E
“Chi ha provato ad amarmi
Prima o poi si è arreso.
Ma una donna ci deve essere
Che lo vede questo sentimento
Segreto
Che commuove ogni mio secondo,
che non mi fa stare con voi,
non mi rassegna
al mondo.”
Un pensiero riguardo “Recensione de “L’infinito senza farci caso” di Franco Arminio”