Buongiorno amici!
Oggi condivido con voi una buona notizia. Dopo aver provato a lungo, sono finalmente riuscito ad avere un ebook permanentemente gratuito su Amazon. Avevo già parlato nella mia guida all’ebook marketing di questo obiettivo, e oggi è finalmente realtà.
Volevo pubblicare il racconto prima di pasqua. Sfortunatamente è disponibile solo adesso gratuitamente su Amazon.
Si tratta di “Mai Addio” e vi riporterà per qualche pagina nel mondo di Giada e Remo, protagonisti di “Ancora Addio“.
Devo ammettere che la storia originale prevedeva i due alle prese con l’emergenza COVID, ma Amazon ha vietato questo tipo di storie, pertanto la storia sarà un po’ più generica. Tuttavia, il progetto è nato per parlare e dare conforto a chi, in questo momento, si sente senza speranza o solo.
Ma, bando alle ciance, vi condivido la sinossi e tutti i link da cui scaricarlo (in base alla piattaforma che preferite).
Questo racconto è uno spin-off della novella “Ancora Addio”.
Remo e Giada, dopo essersi inseguiti per anni, hanno finalmente deciso di andare a vivere insieme, trasferendosi a Roma.
La giovane coppia è alle prese coi problemi tipici che affliggono i giovani italiani chiamati a iniziare la loro “vita da adulti”.
Un evento, tuttavia, sconvolgerà il loro equilibrio, portando entrambi a vedere sotto una nuova luce le piccole gioie della vita di coppia, troppo a lungo sottovalutate.
Se siete alla ricerca di una lettura leggera che parli di amore e speranza, questo è il racconto che fa per voi. Vi troverete catapultati nella vita di una giovane donna brillante chiamata ad affrontare una sfida complicatissima. Giada, infatti, non potrà stare al fianco di Remo dopo che questi sarà ricoverato in ospedale a Londra, a seguito di uno sfortunato incidente stradale.
ESTRATTO:
Non avevo mai creduto di poter essere costretta a stare lontana dalla persona che più amo al mondo. Parliamoci chiaramente: quando uno dei nostri cari sta male, la cosa più naturale sarebbe stargli accanto. Ma io non posso e questa situazione mi sta logorando.
Potreste mai immaginare come ci si senta a sapere che la persona che più di tutte dà un senso alla vostra vita stia soffrendo e non poter fare una beneamata mazza per andarla ad aiutare. Mi sento in colpa, mi sento così in colpa che ho quasi paura che non riuscirò a guardare Remo di nuovo in faccia.
Non lo vedo da così tanto tempo. Mi sembra passato un secolo. L’attesa. Sì, è sempre l’attesa che ti frega. Un po’ come quando andavo a fare esami. Ribollivo dentro il mio stesso corpo, in attesa che il professore mi chiamasse. E, alla fine della giornata, l’attesa – quasi sempre, diciamo così – era stata peggio dell’esame.
So che per molti di voi il fatto stesso che io sia qui, davanti a uno schermo, alle tre di notte, denota una mancanza di tatto o di sensibilità. Ma parlare con il mondo esterno mi fa sentire meno sola, meno impotente. Ma lo so, lo so che non va bene questo atteggiamento. In fondo ho già preparato il DVD che mi terrà compagnia fino all’alba, visto che di dormire proprio non se ne parla.
Se ve lo steste chiedendo, rivedrò il mio episodio preferito di “Gilmore Girls”. Sai che novità, starete pensando. La blogger che non parla d’altro che di una serie TV stravecchia. Ma non mi importa. Le ragazze Gilmore sono le uniche compagne che possono starmi accanto in questa lunga, lunghissima notte in cui la mia testa correrà sempre da Remo, ma le mie gambe no. Non posso avvicinarmi a lui e fa tanto male. Forse sta iniziando a montare la tristezza, quindi è meglio che vi saluti. Vi auguro tanta speranza. Come avete detto? La speranza non si augura? Pazienza, io ve la auguro lo stesso.
Baci, Giada
Giada aveva aperto il blog sei mesi prima, poche settimane dopo il trasloco. Lei e Remo avevano preso casa a Roma. Un appartamento di due vani zona Eur, all’interno di un palazzone che emergeva in mezzo a una grande zona verde, circondata da strade costantemente invase dal traffico. La casa era vecchiotta, le pareti erano crepate dalle infiltrazioni e l’orrenda carta da parati anni Settanta ormai si staccava da sola, producendo rumori agghiaccianti durante la notte. Avevano fatto di necessità virtù. Remo aveva iniziato uno stage in una nuova azienda e veniva pagato una miseria, mentre lei inviava candidature su candidature per essere presa in uno studio legale. Con la sua laurea in giurisprudenza, finora, aveva fatto molto poco. Attendeva il risultato degli scritti dell’esame di abilitazione con un misto di ansia e menefreghismo. Era quasi arresa al nulla cosmico in cui era stata catapultata da quel difficile percorso di studi a cui aveva donato anima e corpo.
E allora il blog. Il blog per impiegare parte delle sue giornate, soprattutto le ore che trascorreva da sola, nell’attesa che Remo tornasse a casa da lavoro. Un blog in cui parlava della sua serie tv preferita sì, ma anche di lei e delle difficoltà che stava incontrando nella sua vita da adulta.
Bella notizia Giovanni! Un caro saluto 😊
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Un abbraccio 😊
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Grazie, un bel pensiero, buona domenica 🙂
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Buona domenica cara 😘
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Preso! 🙂
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❤
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Grazie mille per il reblog ❤
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