Recensione di “Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo – La battaglia del labirinto” di Rick Riordan

Buongiorno amici lettori!

Eccoci giunti al quarto appuntamento con la saga di Rick Riordan “Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo”. Trovate le recensioni dei precedenti libri ai seguenti link: Il ladro di fulimini, Il mare di mostri e La maledizione del titano.

Il quarto libro della saga si intitola “La battaglia del labirinto“. 

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Di seguito la trama: La guerra tra gli dei dell’Olimpo e i Titani è alle porte, e ancora una volta il Campo Mezzosangue è in pericolo: Luke e il suo esercito sono a un passo dall’invasione. Per difendersi, Percy, Annabeth e Grover devono addentrarsi nel Labirinto di Dedalo, che forse nasconde una via d’accesso al Campo. Un tempo a Creta e ora nel sottosuolo nordamericano, il Labirinto è un mondo sotterraneo che nasconde pericoli e insidie indicibili. Età di lettura: da 12 anni.

Devo ammettere che avevo alte aspettative per questo penultimo capitolo della saga. Mi aspettavo, insomma, che la saga di Riordan vivesse quella transizione verso la maturità che altre saghe hanno vissuto, via via che il protagonista cresceva. Invece, ancora una volta ho la sensazione che l’autore abbia evitato di esplorare le atmosfere più cupe, intrinsecamente presenti nel materiale che ha utilizzato per scrivere le sue storie. 

In generale, credo che chiunque si approcci alla saga di Rick Riordan deve aspettarsi un romanzo pieno di adrenalina e azione. Anzi, si potrebbe dire che l’alto ritmo sia proprio la migliore qualità della saga di Percy Jackson. 

Ci sono molti elementi che avrebbero potuto rendere più “oscura” la narrazione. E devo ammettere che mi sarebbe piaciuto. Tuttavia, il libro va valutato per quello che è e credo che, in fondo, Rick Riordan voglia scrivere una lettura fantastica confortevole e poco impegnativa, rivolta a un pubblico giovane. 

Per questa ragione, devo ammettere che non mi sento nemmeno troppo di criticare questa saga perché, pur essendo molto più “vecchio” di quanto dovrebbe essere il lettore target della saga, trovo comunque il modo di apprezzarne le storie e la rivisitazione in chiave moderna dei miti e delle leggende classiche. 

Forse, se proprio devo concentrarmi su qualcosa che non mi va giù, è il fatto che continui a mancare una maggiore analisi psicologica dei personaggi. Mi sarebbe piaciuto se, accanto all’azione forsennata del libro, ci fosse stato un momento per riflettere su quello che stavano passando Percy, Nico e Annabeth. Si tratta pur sempre di giovani adolescenti con un bel po’ di gatte da pelare e di problemi irrisolti. Sarebbe stato bello rendere più “umani” i protagonisti, piuttosto che vederli solo all’interno delle loro imprese come eroi sempre pronti a combattere per il bene. 

Comunque, continuo a dire che la saga sia davvero piacevole e che possa davvero essere un buon modo per invogliare i più giovani a leggere e a conoscere le leggende classiche. 

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6 pensieri riguardo “Recensione di “Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo – La battaglia del labirinto” di Rick Riordan

  1. L’intera saga è concentrata maggiormente sull’avventura pura, con qualche sortita nel campo dell’introspezione, ma senza esagerare.
    L’unico punto distintivo, in questo libro, è l’aumento della conta dei morti, se ricordo bene.
    Ci sarebbe anche il maggior coinvolgimento della ragazzina immune alla Foschia, ma alla fine, andrà a impattare più sull’ambientazione che sui personaggi.

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  2. Questo è il volume che mi è piaciuto meno, alla fine mi ha lasciato un gran senso di insoddisfazione. Forse perché, come dici tu, è un’avventura forsennata con poca ciccia sulle ossa, nonostante il ritorno del villain in una scena che, però, mi ha ricordato troppo Il Calice di Fuoco per colpirmi davvero. Per fortuna invece l’ultimo volume l’ho trovato migliore, credo di averlo letto in una giornata!

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