Con profonda tristezza, volevo riportare sul blog una notizia che mi ha colto di sorpresa questa mattina: la morte dello scrittore Carlos Ruiz Zafòn. Sfortunatamente l’autore, celebre per “L’ombra del vento” (ma in generale per la quadrilogia del “Cimitero dei libri dimenticati“), combatteva da molto tempo con il cancro.
Le opere di Zafòn
Mi ha colpito particolarmente la sua morte perché i suoi libri sono tra i miei preferiti. Scrivevo in questa recensione che la sua quadrilogia – per cui ha ottenuto un successo planetario – è collegata da un leit motiv: la passione per la scrittura.
Infatti, in storie spesso complesse, piene di colpi di scena e misteri, ciò che emergeva dalle pagine era la magia della scrittura. L’arte creativa era la vera protagonista delle sue storie, il movente ultimo dei suoi personaggi.
La sua Barcellona inquietante e misteriosa era uno sfondo meraviglioso per le sue storie che ti tenevano incollato alla pagina per non lasciarti più andare.
Sarebbe bello rileggere qualcuna delle sue opere proprio in questo periodo, per ricordarci il grande lascito di Zafòn alla letteratura.
I LIBRI:
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Perché era un maestro
Zafòn, che è stato l’autore spagnolo più pubblicato nel mondo, era un maestro perché le sue pagine erano piene di passione.
Sottovalutato da molti, era un autore che piaceva al pubblico prima e più che alla critica. Ha creato, a mio modo di vedere, un genere unico e riconoscibile (che definirei come thriller magico) ma anche un modo di scrivere che ha incantato chi, come lui, aveva l’amore per la scrittura.
Devo ammettere che di Zafon invidiavo la penna e l’immaginazione. Non sarò nessuno per dirlo, ma per me era un genio per la sua capacità di conciliare arte e intrattenimento e di costruire impalcature narrative impareggiabili.
Il destino nelle storie di Zafòn
C’era sempre l’idea di qualcosa di insondabile nelle sue misteriose trame. Affermava che “Le speranze le hanno le persone, ma i destini li distribuisce il diavolo“. Ed è un po’ così che è andata anche per lui.
Ha realizzato il sogno di una vita, di vivere di scrittura. E’ stato un grande e ha avuto un’influenza importante nella letteratura contemporanea, eppure se ne è andato via molto presto. Chissà quali altri regali avrebbe fatto a noi lettori.
Una notizia molto triste per il mondo della letteratura. Quando l’ho sentita oggi mi sono rattristato parecchio.
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