Recensione di Kingdom Hearts III

Buongiorno amici!

Oggi torniamo a chiacchierare di videogames. Ho, infatti, da poco finito di giocare a Kingdom Hearts 3 e oggi voglio provare a recensirlo.

Sapete tutti che sono un casual gamer, ma ero fan della saga di Kingdom Hearts da piccolo e, anche se in ritardo, ho deciso di recuperare questo capitolo della saga.

Giocabilità

Iniziamo parlando del gameplay del gioco. Ovviamente si sono fatti passi da gigante rispetto a Kingdom Hearts 2.

Forse il punto di forza del gioco non è – così come non è mai stata – la varietà nella giocabilità, ma il gioco è piacevole e i vari keyblade permettono di sperimentare un’esperienza sempre diversa e “personalizzabile”.

Non sono un fan delle sequenze durante le battaglie (a volte troppo lunghe), ma nel complesso le battaglie risultano divertenti. Soprattutto il mondo finale permette di calarsi in una serie di battaglie stimolanti, anche se davvero troppo semplici. Il fatto che io sia riuscito a finire tutte le battaglie del labirinto al primo tentativo con Sora di due livelli inferiore al livello di battaglia mi ha stranito. Con altri videogiochi il deficit di livellamento del personaggio lo avrei pagato molto più caro.

La trama

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Il vero punto focale di un videogame come Kingdom Hearts è, ovviamente, la trama.

Devo ammettere che la storia alla base di tutto il franchise è tanto interessante quanto cervellotica. Però, devo dirlo onestamente, già c’erano i nessuno e gli heartless, inserire le repliche pur di continuare la trama senza dover introdurre villain nuovi di zecca mi ha un po’ stranito.

Obiettivamente, comprendere tutta la trama è davvero difficile e c’è una quantità di personaggi e di svolte che ti confondono di continuo. Insomma, per seguire bene il gioco va fatto un ripassone della storia, prima di iniziare a giocarlo.

Non me la sento di criticare la trama. Gli ideatori del gioco hanno creato una storia fantastica, sfruttando la tecnica narrativa del multiverso. Hanno giusto esagerato un po’ con la complessità della trama alla base del gioco, tant’è che ci sono svariati articoli che cercano di spiegare ed elaborano teorie sulle storyline del videogioco. 

I mondi

Sono rimasto un po’ deluso dal numero di mondi inseriti nel gioco. Mi aspettavo ce ne fossero almeno un altro paio.

Il mio mondo preferito è stato quello dedicato a Monsters & Co. Mentre mi hanno deluso i mondi di Hercules e Rapunzel.

Diciamo che il numero limitato di mondi rende l’esperienza di gioco abbastanza breve.

Giudizio complessivo:

Il gioco comunque mantiene la sua cifra stilistica e gli aspetti che lo hanno reso famoso. Giocarlo è stato incredibilmente piacevole. Penso sia il giusto gioco per un gamer che non ama giochi troppo complessi. Ed è inoltre perfetto per gli amanti delle atmosfere fantasy

Di sicuro ho apprezzato che non ci fossero minigiochi fastidiosi e inutili. Rendere obbligatorie le ricette del bistrot, ad esempio, mi avrebbe molto infastidito.

È un videogame che, comunque, consiglio a chi non lo avesse ancora giocato.

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2 pensieri riguardo “Recensione di Kingdom Hearts III

  1. Kngdom Hearts è stata un’idea strepitosa quanto bistrattata dalla sua casa produttrice, che l’ha tirata per dieci anni e più spalmandola su diverse console (comprese DS e PSP). Oggi è proprio questo che mi frena nel prendere il terzo capitolo.
    Ed è un peccato, perché è un multiverso affascinante.

    Piace a 1 persona

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