Buongiorno, amici lettori!
Oggi parliamo di una lettura un po’ diversa da quelle che recensisco di solito. Sto parlando del libro “Grand Hotel Calciomercato” di Gianluca Di Marzio, noto giornalista sportivo sky, espero – per l’appunto – di calciomercato.
Cos’è il calciomercato?
Il calciomercato è quella fase della stagione sportiva in cui tutte le società calcistiche cercano di migliorare la propria squadra, acquistando nuovi calciatori o cedendone altri, ritenuti non più adatti con il progetto.
Con il tempo, il mercato dei calciatori si è spettacolarizzato al punto tale da attirare un pubblico di appassionati in grado di amare le trattative e i trasferimenti più delle partite stesse.
Io, per primo, ammetto di essere un grande amatore del calciomercato. Come dice bene Di Marzio, nel suo libro, il calciomercato è amato perché è un mercato di sogni, di speranze e di magie. E’ uno di quegli aspetti di questo sport in grado di farci tornare bambini.
Di cosa tratta “Grand Hotel Calciomercato”
Il libro di Di Marzio è un insieme di aneddoti romanzati e retroscena su trattative che hanno fatto la storia del calcio italiano e del calcio europeo.
Di Marzio ci porta avanti e indietro nel tempo, facendoci conoscere i dettagli di trattative sorprendenti che hanno fatto sognare milioni di tifosi.
Il mio giudizio
E’ difficile dare un giudizio complessivo, perché ci sono tante cose che mi sono piaciute e alcune che mi sono piaciute meno. Posso dire, però, comunque che il libro si legge con facilità e non annoia mai.
Le primissime pagine non sono un grandissimo spot per il resto del libro (ci sono alcuni refusi, soprattutto sulle date), ma – per quanto possa sembrare strano – i refusi si fermano alla parte iniziale del libro.
Mi sono piaciute, nel complesso, le storie scelte da Gianluca, così come ho apprezzato proprio la “sua voce” da narratore. Direi che si conferma il personaggio simpatico, pacato e competente che risulta anche quando è in onda, in televisione. Una di quelle facce (e voci) pulite in un mondo di giornalisti sportivi che sono sempre più squali e meno cronisti equanimi.
Semmai, mi viene da dire che, pur avendo romanzato le storie contenute nel libro, si poteva fare qualcosa in più. Alla fine le storie sono tantissime, ma nessuna viene sviluppata abbastanza da appassionarti davvero. Mi sento quasi di dire che spero in un seguito, in cui magari approfondirà 7/8 grandi storie di mercato, raccontandole in modo più completo.
Dunque, come detto, il giudizio generale è un giudizio comunque positivo. Mi aspettavo qualcosa di più entusiasmante, ma non posso nemmeno dire di essere stato deluso.