Il Simposio di Platone: commento e tematiche principali

Buongiorno, amici lettori.

Oggi vorrei parlare della mia ultima lettura, ma allo stesso tempo nutro un timore reverenziale verso ciò di cui mi accingo a parlare.

Ho, infatti, concluso la lettura del Simposio di Platone, quello che è considerato il più famoso dei dialoghi platonici.

DI COSA PARLA IL SIMPOSIO?

Due amici, di cui uno si chiama Apollodoro, raccontano di una cena avvenuta a casa di Agatone in cui personaggi illustri, tra i quali Fedro, Socrate, Alcibiade, Aristofane e altri affrontano un argomento proibitivo ma stimolante.

Parlano, infatti, del dio Eros e di quella che è, a loro giudizio, la definizione dell’amore.

IL MIO COMMENTO:

Più che un giudizio, oggi mi limiterò a un breve commento perché il Simposio è uno di quei libri che andrebbero letti e riletti per comprenderne la vera essenza e i contenuti più significativi.

Sono fondamentalmente due i temi principali del dialogo: da una parte il modo di intendere l’amore, dall’altra il legame fra bello e amore.

Nel Simposio, inoltre, si narra la leggenda che descriverebbe la forma umana come l’esito della crudeltà di Zeus colpevole di aver diviso in due quello che, in precedenza, era un essere perfetto. Perfetto per il suo “bastarsi da solo”. La divisione a metà avrebbe creato l’esigenza di una ricerca continua volta a ottenere una completezza sempre più difficile da raggiungere.

Anche se le interpretazioni dell’amore e dell’Eros, presenti nel libro, risultano invero molteplici, ritengo che il fulcro del dialogo sia proprio una visione dell’amore come desiderio inestinguibile, condiviso da tutti gli uomini.

“Noi formiamo un tutto: il desiderio di questo tutto e la sua ricerca ha il nome di amore.”

E non importa l’apparenza della bellezza, quanto piuttosto una bellezza intrinseca che sia, di fatto, collegata alla bontà della persona, agli alti valori. Solo l’amore per il buon carattere, per le qualità della persona risulta essere un amore sensato.

Un altro dei temi rilevanti del Simposio è, chiaramente, anche la visione dell’amore omosessuale nella società greca, in cui la condivisione erotica e sentimentale tra uomini veniva “raccontata” come occasione di scambio e crescita fra due persone.

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