Buongiorno, amici della pagina.
Oggi parliamo de “Il cammino per Roma” di Salvatore Liggeri, che ringrazio per avermi inviato una copia del suo libro.
DI COSA PARLA IL CAMMINO PER ROMA?
Il libro di Salvatore è un diario di viaggio che ripercorre le tappe del cammino per Roma svolto dallo stesso autore. La via Francigena, infatti, è un percorso affrontato da migliaia di pellegrini alla ricerca di un’esperienza che li metta in contatto con loro stessi e con la natura.
Salvatore ha deciso di intraprendere questo viaggio dopo una scelta molto coraggiosa: quella di rifiutare un impiego sicuro per cercare la sua felicità. Ha compreso che un impiego d’ufficio non era il modo giusto per vivere la sua vita e ha deciso di correre il rischio e di percorrere la via Francigena, in un percorso che lo ha portato dal Gran San Bernardo fino a Roma.
“Santiago mi aveva salvato la vita; ho imparato ad ascoltare il vento, ad osservare gli occhi delle persone per poterne leggere l’anima e comunicare anche soltanto con il silenzio”
IL MIO GIUDIZIO
Il cammino per Roma è un libro che stimola molto il lettore. Io, in prima persona, non ho fatto a meno di chiedermi per tutto il tempo della lettura come mi sarei comportato al posto di Salvatore e soprattutto come me la sarei cavata al suo posto.
È un libro che regala emozioni e lo fa con una narrazione semplice che va dritta al punto. È un libro che punta sull’onestà dei fatti e dei sentimenti vissuti da Salvatore, senza orpelli di sorta.
E, devo essere onesto, quello che più filtra attraverso le pagine del libro è la persona di Salvatore. È impossibile non “affezionarsi” a lui, al suo essere genuino e coraggioso, al suo essere sicuro delle proprie decisioni e noncurante delle parole di chi giudica senza comprendere. E poi mi ha colpito in modo particolare il suo ritorno alle sue origini, in Sicilia, anche e soprattutto perché la mia famiglia è originaria di Avola, dove si conclude il racconto di Salvatore.
Ciononostante, non posso fare a meno di segnalare alcuni errori nella stesura. Nello specifico, sarebbero da rivedere l’utilizzo dei pronomi relativi e, in alcuni casi, la punteggiatura. Penso che una migliore revisione darebbe davvero molta più qualità a questo libro che, pur essendo una testimonianza schietta piuttosto che un prodotto commerciale, meriterebbe di essere letto da molti di noi. È, infatti, un ottimo modo per metterci in gioco e mettere in dubbio tutte le finte sicurezze di cui ci beiamo nella nostra vita di tutti i giorni.